Il ministero della difesa inglese ha redatto un nuovo rapporto dove descrive il nostro pianeta tra 30 anni.

 

 

Spesse volte i governi si appoggiano a ricerche, interpretazioni degli aventi attuali al fine di prevedere i possibili scenari politici futuri al fine di identificare delle possibili strategie di sviluppo a lungo termine.

Non è un tentativo di predire il futuro ma descrive quei fenomeni che potrebbero avere un impatto significativo sul futuro.

Il punto di partenza è identificare le tendenze (modelli distinguibili di cambiamento) - ad esempio la crescita della popolazione mondiale. Il passo successivo è proiettare queste tendenze nel futuro analizzandone le potenziali conseguenze e costruire una serie di immagini di ciò che il futuro potrebbe assomigliare a 2045.

A seguito di un processo complesso di mappatura sono stati individuati 13 gruppi di tendenze e driver con legami particolarmente forti. Questo fornisce la struttura generale del documento pubblicato dal ministero della difesa britannico. I 13 grandi temi sono:

1)    demografia

2)    genere

3)    urbanizzazione

4)    risorse

5)    ambiente

6)    salute

7)    trasporto

8)    informazioni

9)    istruzione

10) automazione e lavoro

11) corruzione e riciclaggio

12) identità e il ruolo dello Stato

13) spese per la difesa e la capacità.

Le nostre vite e il mondo in cui viviamo cambierà nel corso dei prossimi 30 anni. Entro il 2045, la popolazione mondiale è destinata a crescere da due miliardi, con conseguenze di vasta portata per come e dove viviamo. I cambiamenti demografici potrebbero creare nuove minacce e opportunità, con l'invecchiamento della popolazione in molti paesi sviluppati e ringiovanimento  con i giovani provenienti da alcuni paesi in via di sviluppo.

La disuguaglianza di genere è destinato a rimanere nel 2045, guidando la povertà e l'insicurezza in gran parte del mondo. I governi possono venir messi sotto pressione per affrontare le prossime sfide, e se le aspettative sociali non riescono a essere soddisfatte, disordini sociali o addirittura di violenza potrebbero derivarne. Oltre al 70% di una popolazione mondiale in crescita sembra destinata a vivere in aree urbane entro il 2045. Dove l’urbanizzazione è gestita correttamente, potrebbe stimolare la crescita economica e creare una migliore qualità della vita. Gestita male, le persone possono vivere in baraccopoli, senza adeguate infrastrutture e servizi – ci sarà un aumento delle malattie trasmissibili e la povertà che possono portare ad insurrezioni violente.

( dal rapporto Global Strategic Trends - Out to 2045)

 

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