Pubblicato il World Happiness Report 2015
Il rapporto esamina i livelli di felicità in 158 paesi, ed esamina le ragioni statistiche, individuando la Svizzera, l'Islanda, la Danimarca, la Norvegia e il Canada, come i paesi con i più alti livelli di felicità, seguita da Finlandia, Paesi Bassi e Svezia.
ll rapporto è stato pubblicato dal SDSN e curato da John Helliwell, Istituto canadese per la ricerca avanzata, Richard Layard, direttore del Well-Being Programme
presso la London School of Economics' (LSE) Centre for Economic Performance, e Jeffrey Sachs, direttore del Columbia University Earth Institute e SDSN.
"Siamo incoraggiati dal fatto che sempre più i governi di tutto il mondo stanno ascoltando e rispondendo con politiche che mettono il benessere in primo piano. I paesi con un forte capitale sociale e istituzionale non solo supporta un maggiore benessere, ma sono più resistenti alle crisi economiche e sociali, "ha osservato Helliwell in occasione della presentazione, il 24 aprile 2015, a New York.
Layard ha detto: "Come consideriamo il valore della felicità nella relazione di oggi, dobbiamo investire presto nella vita dei nostri figli in modo che crescano e possano diventare degli adulti indipendenti, produttive e felici, contribuendo sia a livello sociale che economico."
Sachs ha sottolineato che il rapporto "dà prova su come raggiungere il benessere della società. Oltre al denaro ci vuole correttezza, onestà, fiducia e buona salute. Il documento sarà utile a tutti i paesi in quanto possano perseguire i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). "
lL World Happiness Rapporto 2015 si basa sui primi due rapporti, pubblicati nel 2012 e nel 2013, ha aggiornato la classifica mondiale dei paesi più felici, e individua come componenti chiave per una vita felice: il reddito; la speranza di vita in buona salute; la libertà di fare scelte di vita; la percezione della corruzione; il sostegno sociale; la generosità. Essa mostra anche che una sfida nazionale chiave è quello di assicurare che le politiche siano progettate per arricchire il tessuto sociale.
L’Italia si trova tra i 10 paesi che hanno subito il maggior peggioramento nella valutazione della vita media.
Iran (-0,64)
Repubblica del Centro Africa (-0,69)
Senegal (-0,73)
Spagna (- 0,74)
Giordania (-0,75)
Rwanda (-0,75)
Arabia Saudita (-0,76)
Italia (-0,76)
Egitto (-1,23)
Grecia (-1,47)
(fonte IISD)
Leggi anche:
L’eccessiva popolazione mondiale in immagini
Mondo assetato: una responsabilità globale?