Benefici, Sfide e Coinvolgimento della Comunità
Il recupero di aree dismesse è cruciale per aumentare la biodiversità urbana. Trasformare questi spazi in aree verdi crea habitat per flora e fauna, migliora la qualità dell’aria e del suolo, e benefici per la salute mentale e fisica dei cittadini.
#sostenibilità, #biodiversità
La rigenerazione urbana rappresenta un processo dinamico volto a recuperare e riqualificare aree urbane degradate o dismesse, promuovendo la sostenibilità ambientale, migliorando la qualità della vita dei cittadini e stimolando lo sviluppo economico locale. Questo intervento complesso implica una serie di azioni mirate a ristrutturare edifici, riqualificare spazi pubblici, creare nuove infrastrutture e servizi, e coinvolgere attivamente la comunità.
La rigenerazione urbana presenta anche delle sfide, tra cui l'elevato costo degli interventi, la complessità delle procedure amministrative e la necessità di un coinvolgimento attivo della comunità.
Significato di rigenerazione urbana
La rigenerazione urbana è un insieme di azioni volte al recupero e alla riqualificazione di spazi urbani degradati o abbandonati, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere le città più sostenibili e funzionali.
Questo processo include interventi su infrastrutture e servizi, limitando il consumo di nuovo territorio e promuovendo la sostenibilità ambientale.
La rigenerazione urbana, come detto, non è solamente la mera costruzione o rifacimento di un edificio esistente e che, per motivi solitamente correlati all’abbandono, è in fatiscenza, ma è tutto un insieme volto a rendere le città nuovamente sostenibili e perfettamente congegniate per l’uomo, mettendo un freno a quello che è l’aggressivo consumo e abuso – a volte anche contro il diritto – del suolo edificabile in ogni sua parte e piccolo metro quadrato.
Il recupero di aree dismesse è fondamentale per incrementare la biodiversità cittadina. Le aree dismesse possono essere trasformate in spazi verdi che offrono habitat per una varietà di specie animali e vegetali. : Gli ecosistemi urbani recuperati forniscono servizi essenziali come la regolazione del clima, la gestione delle acque piovane e l’impollinazione. Inoltre possono diventare degli spazi educativi e migliorare la salute mentale e fisica dei residenti
Vantaggi e svantaggi economici e lavorativi
La rigenerazione urbana è un processo di rinnovamento e riqualificazione di aree urbane degradate o dismesse che porta con sé numerosi benefici economici e lavorativi. Quando un’area viene rigenerata, diventa più attraente per gli investimenti, sia pubblici che privati. Questo porta all’insediamento di nuove imprese, negozi e servizi, creando un circolo virtuoso di sviluppo economico.
Inoltre, le aree rigenerate, grazie al loro nuovo volto estetico e culturale, attirano turisti, aumentando così le entrate legate al turismo. Gli edifici ristrutturati, poi, richiedono minori costi di manutenzione rispetto a quelli fatiscenti, generando un risparmio per le amministrazioni locali e i proprietari degli immobili.
La rigenerazione urbana crea anche nuovi posti di lavoro, sia specializzati che non, nei settori della costruzione, dei servizi e del commercio. Infine, la riqualificazione dei quartieri porta a un miglioramento delle condizioni di vita, creando luoghi più sicuri e salubri per i residenti.
Coinvolgere la comunità nei processi di rigenerazione urbana è fondamentale per garantire il successo e la sostenibilità dei progetti.
Organizzare incontri e workshop dove i residenti possono esprimere le loro opinioni e idee. Questo aiuta a creare un senso di appartenenza e a raccogliere suggerimenti utili. Coinvolgere i residenti direttamente nei progetti, ad esempio attraverso iniziative di urbanistica partecipata, dove possono contribuire alla progettazione degli spazi pubblici. Mantenere la comunità informata sui progressi e sui piani futuri attraverso newsletter, social media e incontri periodici. Organizzare eventi culturali, mercati e attività ricreative nelle aree in fase di rigenerazione può attirare l’attenzione e l’interesse dei residenti, creando un senso di comunità. Offrire programmi di formazione e workshop su temi legati alla rigenerazione urbana può aiutare i residenti a comprendere meglio i benefici e a sentirsi più coinvolti.
Lo svantaggio è l’impegno economico che ci può essere per la riqualificazione di aree dismesse, soprattutto se l’area non è strategicamente posizionata o se non vi è una grande domanda per lo sviluppo in quella zona. A questo può aggiungersi una complessità nelle procedure amministrative, come l’ottenimento di permessi e autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Questo può rallentare notevolmente il processo di riqualificazione e comportare costi aggiuntivi per gli sviluppatori.
Alcuni esempi di rigenerazione urbana
La maggior parte delle rigenerazioni urbane di aree con elevata metratura fatte negli anni prevedono creazione di uffici, spazi commerciali, appartamenti di lusso, spazi pedonali e culturali. Altri recuperi prevedono soprattutto uno sviluppo culturale.
Milano Porta Nuova
L'edificazione del complesso di Porta Nuova è iniziata nel 2005 e la sua esecuzione si è protratta per circa un decennio
L'area interessata si estende su una superficie complessiva di 340000 m² tra cui 57000 m² di uffici, 11000 m² di spazi commerciali, 160000 m² di spazi pedonali, 20000 m² di spazi culturali, 370 appartamenti di lusso e circa 4000 posti auto per lo più sotterranei
Porta Nuova a Milano è diventata uno dei quartieri più moderni e iconici della città. Il progetto di rigenerazione ha trasformato un’area industriale dismessa in un centro direzionale e residenziale all’avanguardia. Tra i punti di riferimento più noti ci sono la Torre Unicredit, il grattacielo più alto d’Italia, e il Bosco Verticale, premiato come uno dei grattacieli più belli del mondo.
Torino Spina 3
La città di Torino ha subito una completa metamorfosi grazie alla trasformazione urbana del progetto Spina 3. Questo ambizioso piano, avviato nel 1995 e completato nel 2013, ha riqualificato un’area di circa 1.002.956 metri quadrati che un tempo era occupata dalle Ferriere Fiat, dagli stabilimenti Michelin, Savigliano e Paracchi. Con una combinazione di investimenti pubblici e privati, questo progetto ha trasformato un’area industriale dismessa in un moderno quartiere residenziale e commerciale.
Grazie alla trasformazione di Spina 3, il quartiere è diventato un luogo vivace e dinamico, con una popolazione che supera i 10.000 abitanti distribuiti in oltre 4.000 alloggi. Oltre alle residenze, Spina 3 ospita una vasta gamma di servizi e attività, tra cui spazi commerciali, uffici, laboratori, centri di ricerca e produzione, nonché aree ricreative.
Inoltre, dal punto di vista ambientale la creazione di nuove aree verdi e spazi pubblici hanno migliorato la qualità della vita dei residenti. E non solo, i lavori hanno contribuito a rendere tutta la città più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Bologna - Manifattura delle Arti
La Manifattura delle Arti - situata nel cuore di Bologna - si estende su un'area di circa 100mila metri quadrati. L'area è stata dal Rinascimento fino all'Ottocento la zona portuale della città e, assieme al suo hinterland protoindustriale (Canale di Reno, Navile, Moline, Aposa), l'epicentro mercantile e manifatturiero dell'economia bolognese almeno fino a tutto il XVII secolo. L’area, originariamente progettata nel 1883 dagli architetti Priori e Buriani, dopo gli sventramenti dei piani regolatori del 1889 e del 1937 e le demolizioni conseguenti a bombardamenti dell'ultima guerra è stata ristrutturata dal 1996 al 2003 con impegno congiunto del Comune e dell'Ateneo di Bologna, su progetto dell'architetto Aldo Rossi
Il parco è una sottile striscia di verde molto suggestiva che occupa per qualche centinaio di metri il luogo dove un tempo si trovava il vecchio porto di Bologna.
SOM, New York
Un’isola di 172 acri (circa 700000 metri quadrati) nel porto di New York ospiterà un centro internazionale di ricerca per lo sviluppo e la diffusione di soluzioni dinamiche alla crisi climatica globale.
Sarà la dimostrazione di resilienza e sostenibilità, essendo e uno dei primi siti del Paese a ottenere la certificazione True Zero Waste, oltre a vantare l'approvvigionamento del 100% del fabbisogno idrico non potabile tramite acqua piovana e acque reflue trattate, e a funzionare interamente con energia elettrica generata in loco, creando persino energia sufficiente a servire la rete elettrica della città.
Quante volte il progetto iniziale approvato è fedele all’esito finale ?
Idealista.it, Rigenerazione urbana, quanto vale il futuro delle città italiane ed europee
Articoli correlati