4 ottobre 1957. Lo Sputnik 1 un evento rivoluzionario che ha cambiato il mondo e acceso la competizione tra le superpotenze
Il 4 ottobre 1957, l'Unione Sovietica lanciò Sputnik 1, il primo satellite artificiale ad orbitare la Terra. Questo evento epocale segnò l'inizio dell'era spaziale e alterò radicalmente il panorama geopolitico della Guerra Fredda. La dimostrazione di superiorità tecnologica sovietica spinse gli Stati Uniti a creare la NASA e a dare inizio alla corsa allo spazio.
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Argomenti trattati
Lancio dello Sputnik 1, l’impatto mediatico e politico
L’impatto mediatico della missione Sputnik 1
Il retroscena della propaganda
Il lancio dello Sputnik venne visto come un insuccesso degli americani.
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Lancio dello Sputnik 1, primo satellite artificiale in orbita terrestre
Lancio dello Sputnik 2 con Laika a bordo
Lancio dello Sputnik 3 con un laboratorio a bordo
Sputnik 1. In sintesi
Il 4 ottobre 1957, l’Unione Sovietica entrò nella storia con il lancio di Sputnik, il primo satellite artificiale a orbitare intorno alla Terra. Questo evento segnò l’inizio di una serie di satelliti nell’ambito del programma Sputnik, che contribuì all’Anno Geofisico Internazionale (1957-1958).
Durante il periodo della Guerra Fredda, il lancio di Sputnik 1 rappresentò una sfida diretta alla supremazia tecnologica e militare degli Stati Uniti, evidenziando la capacità sovietica di lanciare non solo satelliti, ma anche missili balistici intercontinentali. La risposta americana a questa sfida fu immediata e significativa, portando alla creazione della NASA nel 1958 e dando il via alla “Corsa allo Spazio”, che culminò con l’allunaggio dell’Apollo 11 nel 1969.
Il successo di Sputnik aprì la strada a future esplorazioni spaziali e alla realizzazione di strutture come la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un laboratorio orbitante che simboleggia la cooperazione internazionale nello spazio. La Stazione Internazionale Spaziale serve come dimostrazione di come la rivalità iniziale della Guerra Fredda abbia lasciato il posto a un’era di collaborazione scientifica e tecnologica, con la stazione che continua a essere un punto focale per la ricerca e l’esplorazione spaziale. Purtroppo, dopo anni di collaborazione, si è tornati ad una situazione di polarità incidendo negativamente sulla collaborazione scientifica.
Nel contesto della Guerra Fredda, il successo del lancio dello Sputnik 1 fu percepito negli Stati Uniti come una sfida alla loro supremazia tecnologica e militare. La capacità di lanciare un satellite in orbita dimostrava anche la potenzialità di lanciare missili balistici intercontinentali, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza nazionale americana. Questo evento, noto come la crisi dello Sputnik, scatenò una reazione negli Stati Uniti che portò a un rinnovato impegno nella ricerca e sviluppo tecnologico e scientifico.
In risposta al lancio di Sputnik, il presidente statunitense Dwight D. Eisenhower istituì la NASA nel 1958, marcando l’inizio della “Corsa allo Spazio”. Questa competizione tra le due superpotenze accelerò il progresso tecnologico e culminò con l’allunaggio dell’Apollo 11 nel 1969.
Il lancio di Sputnik 1 avvenne durante l’Anno Geofisico Internazionale (1957-1958), un periodo di collaborazione scientifica internazionale durante il quale furono condotte ricerche su scala globale in diverse discipline scientifiche, tra cui la geofisica e l’astronomia.
Il satellite, una sfera di metallo di 85Kg delle dimensioni di un pallone da basket, è stato lanciato su un enorme razzo e ha orbitato attorno alla Terra a 29.000 Km/h per tre mesi. Quando finalmente uscì dall'orbita nel gennaio 1958, lo Sputnik aveva percorso 70 milioni di chilometri intorno al pianeta.
L'unico carico a bordo dello Sputnik era un trasmettitore radio a bassa potenza, che trasmetteva un segnale acustico a intervalli regolari. Questo segnale acustico poteva essere ascoltato da radioascoltatori di tutto il mondo.
Il lancio del primo Sputnik segnò l'inizio di una nuova fase della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. La persona che guidò la missione fu Sergei Korolev. Sergei diresse la progettazione del primo missile balistico intercontinentale (ICBM), l'R-7 sovietico e supervisiono il lancio del razzo R-7 del primo satellite Sputnik.
Il design dell'R-7 era basato sullo studio del razzo V-2 della Germania nazista, un'arma usata durante la seconda guerra mondiale. Mentre la guerra con la Germania stava finendo, gli Stati Uniti e l' Unione Sovietica hanno gareggiato per l'accesso alla tecnologia V-2 e coloro che l'hanno progettata. Mentre la maggior parte del team di progettazione V-2 e il suo capo, Wernher von Braun, si consegnarono agli Stati Uniti, i sovietici si assicurarono alcune parti e progetti V-2.
Il lancio dello Sputnik ebbe un forte impatto mediatico e politico.
Un anno dopo il lancio dello Sputnik, il presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower fondò la National Aeronautics and Space Administration (NASA), lanciando formalmente la "Space Race" tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica . Questa competizione nello sviluppo tecnologico portò successivamente allo sbarco sulla Luna, allo Space Shuttle e alla Stazione Spaziale Internazionale.
Emissione filatelica URSS del 1957 commemorativo del lancio dello Sputnik 1. (Credit: collezione privata RDM)
Le varie fasi della corsa allo spazio. (rosso) missioni dell’Unione Sovietica, (blu) missioni degli USA, (verde) missioni UK. Clicca sull’immagine per ingrandire.
L’impatto mediatico della missione Sputnik 1
Il successo della prima operazione spaziale dell'URSS ebbe un notevole impatto mediatico sia all'interno della nazione che nel resto del mondo: nel periodo di guerra fredda lo sviluppo scientifico-bellico era infatti il sistema di misura della forza delle superpotenze. La cosiddetta crisi dello Sputnik prese quindi il via il 4 ottobre del 1957 con il lancio da parte dell'Unione Sovietica dell'omonimo satellite.
In Italia erano le 21 del 4 ottobre 1957 e, come ogni sera, alla stessa ora, Radio Mosca mandava in onda il suo notiziario in lingua inglese. Ma, invece di trasmettere le solite notizia di politica interna ed estera, il bollettino annunciò che l’Unione Sovietica aveva lanciato con successo il primo satellite artificiale della storia: “Sta girando attorno al globo su traiettoria ellittica alla quota di 900 Km dal suolo, Ha forma sferica , con diametro di 58 cm, pesa 86Kg e porta con sé un apparecchio radiotrasmittente. Il suo nome è Sputnik” – parola che in russo significa compagno di viaggio.
Il breve comunicato fece subito il giro del mondo. Lo Sputnik 1 era in orbita e tutti i radioamatori potevano captare il celebre segnale “bip-bip” .
Il segnale “bip-bip” dello Sputnik divenne un’icona culturale ascoltato da radioamatori in tutto il mondo. Questo successo sovietico stimolò una corsa allo spazio che portò alla creazione di avanzate infrastrutture spaziali come la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un laboratorio orbitante che rappresenta un’epoca di cooperazione internazionale. La Stazione Internazionale Spaziale è il risultato di decenni di progresso tecnologico e scientifico, iniziato con il semplice “bip-bip” di un piccolo satellite artificiale.
La stampa 5 ottobre 1957
L’Unità 5 ottobre 1957
Piccolo Sera 5 ottobre 1957
Madera Tribune, Volume 66, Numero 122, 5 ottobre 1957. IL SATELLITE SOVIETICO che ora fa lo zoom intorno alla terra assomiglia a questa insolita fotografia del satellite americano proiettato. La concezione di un artista è mostrata sovrapposta a una vera fotografia navale scattata da un Viking 12
La notizia del lancio del satellite provocò molta agitazione a Mosca. Nel giro di pochi minuti tutte le copie della Pravda furono vendute e molti si accontentarono di leggere i comunicati Tass sui tabelloni dove abitualmente i quotidiani venivano affissi per i passanti.
Il 4 ottobre 1957 fu lanciato il primo satellite terrestre artificiale. Video di propaganda in lingua russa. Il 4 ottobre 1957 fu lanciato in Unione Sovietica il primo satellite terrestre artificiale. La designazione in codice del satellite è PS-1 (The Simplest Sputnik-1). Il lancio è stato effettuato dal 5 ° sito di ricerca Tyura-Tam del Ministero della Difesa dell'URSS (che in seguito ha ricevuto il nome aperto del cosmodromo di Baikonur) su un veicolo di lancio creato sulla base del missile balistico intercontinentale R-7. Sulla creazione di un satellite artificiale della Terra, guidato dal fondatore dell'astronautica pratica S.P. Korolev, scienziati M.V. Keldysh, M.K. Tikhonravov, N.S. Lidorenko, G.Yu. Maksimov, V.I. Lapko, B.S. Cekunov, A.V. Bukhtiyarov e molti altri. Il 4 ottobre è considerato l'inizio dell'era spaziale dell'umanità. (fonte Russian federal space agency, ROSCOSMOS)
Il retroscena della propaganda
In quei giorni, in occasione dell’Anno Internazionale Geofisico c’era la conferenza sui razzi e sui satelliti a Washinton. Alla conferenza partecipavano scienziati provenienti da tutto il mondo.
La conferenza era stata organizzata su richiesta dei russi che avevano chiesto che durante l'Anno internazionale Geofisico venisse organizzata una conferenza mondiale sui razzi ed i satelliti. Dopo lunghe trattative la conferenza inizio il 30 settembre e si concluse il 5 ottobre. Durante la conferenza gli scienziati americani discussero apertamente i piani per il lancio di alcune “lune artificiali” durante i mesi primaverili del 1958.
I russi non avevano dato alcun dettaglio. Essi si erano limitati a rendere noto che l'URSS intendeva lanciare diversi satelliti, il più piccolo del quali avrebbe avuto circa lo stesso diametro di quello progettato dagli Stati Uniti e che il primo satellite russo avrebbe emesso segnali radio sulle frequenze di venti e quaranta megacicli, pari a circa 15 e 7,5 metri.
Malgrado le Insistenti richieste degli altri scienziati, e in particolare di quelli americani e britannici, i delegati russi si rifiutarono di dire quando il lancio avrebbe avuto luogo e quale sistema di razzi avrebbe portato il satellite nella sua orbita attorno alla Terra. Giovedì 2 ottobre, tuttavia, i delegati russi diramarono gli inviti per un cocktail party in programma per 4 ottobre sera presso l'Ambasciata sovietica.
Il party era appena cominciato quando giunse da Mosca l'annuncio del lancio della prima “luna artificiale” da parte dell'U.R.S.S.
Nell'organizzare l'Anno Internazionale Geofisico si era partiti dal presupposto che si sarebbe trattato di un'iniziativa contrassegnata da un totale spirito di cooperazione intesa a migliorare le conoscenze scientifiche dell'uomo. Impegni in tal senso erano stati presi anche dagli scienziati sovietici i quali inoltre avevano promesso di equipaggiare il loro satellite con apparati simili a quelli degli Stati Uniti.
Da tempo essi sapevano che gli scienziati americani avrebbero Installato sul loro satelliti degli apparecchi radio-trasmittenti .sintonizzati sulla frequenza di 108 megacicli. Essi erano inoltre al corrente del fatto che gli Stati Uniti stavano Installando dieci costose stazioni di intercettazione in una vastissima area compresa fra Blossom Point, nel Maryland, e l'Australia allo scopo di poter seguire la traiettoria dei satelliti che avrebbero potuto essere lanciati dal territorio americano o da quello russo. Le trasmittenti del satellite russo trasmetteva ad una frequenza impossibile da ascoltare dalle installazioni americane.
Inoltre, durante la conferenza, i russi avevano dato l'impressione di trovarsi molto più indietro degli Stati Uniti nell'attuazione del programma riguardante i satelliti.
In apparenza gli scienziati americani non nutrirono nessun rancore verso i loro colleghi sovietici per essere stati battuti in quella che può essere definita la «gara spaziale».
L’Unità 5 ottobre 1957
Se gli scienziati ameicani esultarono del successo russo, non lo fu altrettanto per la politica americana
In tutto il mondo l’impresa suscitò stupore e incredulità, soprattutto negli Stati Uniti, dove quel segnale dallo spazio suonava come una atroce sconfitta.
Il vicepresidente Lyndon Johnson disse:” Adesso non possiamo più perdere tempo. I russi hanno un satellite che dall’alto può fare di tutto, può persino controllarci, e in futuro possono scagliarci sulla testa bombe come sassi da un cavalcavia. Comunque io non voglio andare a dormire alla luce di una luna comunista…”
In realtà per gli americani fu una beffa in quanto avevano da poco annunciato l’intenzione di lanciare un satellite in grado di effettuare ricerche nello spazio intorno alla Terra in occasione dell’Anno Geofisico Internazionale. Gli americani fecero diversi tentativi fallimentari con il razzo Vanguard che recava sulla sommità un piccolo satellite.
Meno di un anno dopo il lancio dello Sputnik per annullare il gap tecnologico il congresso USA diede l’approvazione ad un programma spaziale dal valore di miliardi di dollari. Questo permise agli USA di avere la meglio nel lungo periodo, anche se dopo lo Sputnik la situazione sembrava nelle mani dei sovietici: il 3 novembre 1957 furono loro infatti a mandare nello spazio il primo mammifero, la cagnolina Laika, e il 12 aprile 1961 il primo uomo nello spazio Jurij Gagarin.
La crisi dello Sputnik
La crisi dello Sputnik è un evento chiave della guerra fredda, che iniziò il 4 ottobre del 1957 con il lancio, da parte dell'Unione Sovietica, del satellite Sputnik 1, minando la presunta supremazia tecnologica e missilistica americana.
La preoccupazione degli americani è riportata in un editoriale del San Bernardino Sun dell’8 ottobre 1957.
“Le conseguenze del satellite, nonostante un po' di isteria, la perdita di prestigio scientifico e propagandistico da parte del mondo occidentale sembra essere il risultato più dannoso della Russia che ha vinto la gara per il lancio del primo satellite mondiale. La temporanea perdita della leadership scientifica ha alcune connotazioni sinistre, che non si estendono al campo della propaganda. Indicherebbe che gli scienziati sovietici potrebbero essere qualche passo avanti rispetto al mondo occidentale nella ricerca e nello sviluppo della potenza dei razzi. Questo ha davvero un'importanza formidabile, a causa della corsa internazionale allo sviluppo di un missile balistico intercontinentale infallibile.
Se nel lanciare con successo il suo satellite terrestre, gli scienziati russi hanno appreso, o sono stati in grado di testare, i principi applicabili alla loro potenza bellica, il mondo libero ha molti motivi di preoccupazione. Oltre a ciò, sembra che le richieste agli Stati Uniti di essere i primi in una corsa per raggiungere la luna siano leggermente isteriche, le capacità intellettuali non perderanno tempo cercando di convincere la Russia a vedere com'è l'altro lato della luna, o determinare se ci sono Repubbliche Popolari su altri pianeti. Già il governo sovietico ha iniziato a sfruttare il vantaggio propagandistico che ha ottenuto con il suo satellite si librò per 560 miglia nello spazio sopra la terra e iniziò a girarci intorno. Il risultato, dice la stampa moscovita, è un merito per il sistema comunista. […]Ora gli scienziati possono andare avanti puramente su base scientifica, che era l'idea originale del programma satellitare durante l'anno geofisico internazionale. Tuttavia, le minacciose implicazioni nell'impresa russa devono essere uno stimolo per gli scienziati del mondo libero nel regno di assicurare la sopravvivenza a questo stile di vita. Non ci devono essere perdite, nessun ritardo per noi in quella gara. In quella competizione, è molto più importante essere i primi a sopravvivere sulla terra, piuttosto che i primi a visitare un altro mondo. E visto che siamo in argomento, potrebbe essere saggio imparare a coesistere su questo pianeta prima di correre per un altro.
Il lancio dello Sputnik venne visto come un insuccesso degli americani.
Dal punto di vista politico, il lancio dello Sputnik comportò un cambiamento fondamentale della politica internazionale. Inizialmente gli Stati Uniti erano convinti di avere il controllo, con il lancio del satellite questa sicurezza venne meno.
Dalla popolazione lo Sputnik venne visto non come un successo dei russi ma come un insuccesso degli americani. La colpa venne addossata al presidente americano. Tra gli americani si diffuse l’idea che il presidente Eisenhower non aveva colto l’importanza della Corsa allo Spazio.
Una delle maggiori paure del tempo era la guerra nucleare ed il lancio dello Sputnik rappresentava la capacità dell’URSS di poter lanciare missili balistici intercontinentali sul suolo americano provocando morte e distruzione.
Gli americani temevano che la Russia avrebbe sfruttato politicamente e diplomaticamente. Infatti Kruscev propose una intesa bilaterale russo-americana per il controllo dei missili spaziali.
Il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti rispose che il suo governo non accettava in quanto la decisione doveva essere internazionale e non assumere l’aspetto di una egemonia russo-americana su tutto il resto del mondo.
La tattica americana era quella già offerta il 29 agosto del 1957 in una riunione tenutasi a Londra per il disarmo dove si tentava di approvare il principio del controllo internazionale sul lancio e l’uso di missili spaziali solo per uso scientifico e di pace.
Nonostante le dichiarazioni americane, in sole tre settimane l’indice Dow Jones scese del 10%. Il colpo si propagò in tutta la nazione e in un momento l’ingegnere tedesco, che lavorò per Hitler, Von Braun diventò un eroe popolare americano e allo stesso tempo venne minato l’amore che gli americani avevano Eisenhower.
Wernher von Braun e il suo team accusò il governo americano di non aver dato la possibilità al loro Redstone di portare un satellite nello spazio prima dei russi.
Perché Eisenhower fece una scelta differente?
Documenti desecretati recentemente hanno rivelato che gli Stati Uniti avrebbero potuto lanciare un satellite per primi ma, per motivi non noti, decisero di non procedere. In realtà, nonostante pubblicamente parlasse di razzi per la scienza, Eisenhower pensava ad un utilizzo prettamente militare dei satelliti in quanto dovevano essere in grado di controllare e sorvegliare l’Unione Sovietica. Quindi la priorità del presidente americano era prima di tutto definire a livello internazionale i confini degli stati finivano con l’atmosfera e convenzionalmente di lasciare lo spazio extra-atmosferico libero. Il passo successivo era quello di lanciare dei satelliti spia, un progetto che richiedeva anni di lavoro e doveva esser portato avanti nella segretezza più assoluta.
In qualche modo il lancio dello Sputnik risolse il grande problema di Eisenhower creando un precedente ed aprendo la strada alle idee del presidente americano.
Nel frattempo Wernher von Braun, o chi per esso, fece emergere la scelta di finanziare il progetto, fino a quel momento, fallimentare della marina con lo sviluppo del Vanguard. Il progetto MOUSE dell’esercito era stato scartato.
“L'esercito stava facendo ottimi progressi quando è intervenuta la politica del Pentagono e il progetto è stato affidato alla Marina. Il MOUSE è stato in gran parte scartato e la Marina ha iniziato a lavorare sulla propria "Vanguard".[…] Life Magazine e varie riviste scientifiche hanno pubblicato progetti. Il satellite non era considerato un'arma militare. Ironia della sorte, mentre il satellite russo sfrecciava attraverso gli Stati Uniti portando i complimenti mondiali alla scienza sovietica. Gli scienziati americani affermano che è una copia carbone virtuale del nostro MOUSE scartato, tranne che molto più grande. Non è noto se i russi lo abbiano copiato. Ma certamente ne avevano tutte le opportunità, semplicemente acquistando riviste statunitensi. […]Nota. Il motivo per il passaggio del satellite dall'esercito di Redstone alla Marina era in parte la sensazione che l'esercito si appoggiasse troppo pesantemente agli scienziati tedeschi; in secondo luogo, il fatto che l'industria ha scarso controllo sulle operazioni scientifiche dell'esercito. Fu la General Motors Bell Telephone - Douglas Aircraft, secondo il colonnello Nickerson, a togliere il missile a raggio intermedio dalle mani dell'esercito a Redstone. “ (Madera Tribune, Volume 66, Numero 125, 9 ottobre 1957)
In pratica il presidente scelse un vettore che non fosse anche arma e alcuni studiosi pensano che in realtà non voleva lasciare il merito ad una squadra tedesca.
Il 6 dicembre 1957, gli Stati Uniti fallirono il primo tentativo di lanciare un satellite nello spazio. Esplose in diretta televisiva. I giornali negli Stati Uniti pubblicarono titoli e articoli di spicco che descrivevano il fallimento con giochi sul nome del satellite russo, Sputnik , come "Flopnik"
Palos Verdes Peninsula News, Volume XXXV, Numero 10, 19 dicembre 1957
Questo fatto aprì le porte a Wernher von Braun e a Explorer 1. Il satellite fu lanciato da Cape Canaveral in Florida, il 31 gennaio 1958 grazie a un razzo Jupiter-C.
Da questo momento si entrò a pieno titolo alla cosiddetta corsa allo spazio tra URSS e USA, i quali cercavano di superarsi l'un l'altro nella conquista dello spazio.
NOTA. Il 18 agosto 1960 ebbe successo la missione del primo satellite spia americano del Programma Corona.
Bibliografia.
Antonio Lo Campo, Lo Sputnik è in orbita, La Stampa 4 ottobre 1997
Stampa Sera 5 ottobre 1957
La stampa 5 ottobre 1957
L’Unità 5 ottobre 1957
Piccolo Sera 5 ottobre 1957
Madera Tribune, Volume 66, Numero 122, 5 ottobre 1957
San Bernardino Sun, Volume 64, Numero 32, 8 ottobre 1957
La Stampa 31 dicembre 1957
The Canberra Times - 8 gennaio 1958
La Stampa 6 ottobre 1957
La Stampa 9 ottobre 1957
PBS.org Sputnik 1 – documentary
San Bernardino Sun, Volume 11, Numero 27, 13 ottobre 1957
Madera Tribune, Volume 66, Numero 125, 9 ottobre 1957
Palos Verdes Peninsula News, Volume XXXV, Numero 10, 19 dicembre 1957
Geopop, Il lancio in orbita dello Sputnik 1: la storia del primo satellite artificiale nello Spazio
Roberto Paradiso, Noi abbiamo usato le matite!, 2021
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