Sfide e opportunità per la transizione verso un sistema di trasporti a basso impatto

 Mobilità verde: verso un futuro più sostenibile e resiliente

La mobilità verde rappresenta un paradigma rivoluzionario nel settore dei trasporti, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e promuovere uno stile di vita più consapevole. Si analizza l'evoluzione della mobilità sostenibile, evidenziando i suoi benefici per la crescita economica inclusiva, la salute pubblica, la resilienza urbana e la lotta contro il cambiamento climatico. La mobilità verde è essenziale per contrastare l'inquinamento atmosferico e acustico, e per garantire un futuro sostenibile per le generazioni future. Si esaminano, inoltre, le sfide e le opportunità future per la transizione verso un sistema di trasporti a basso impatto.

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Argomenti trattati

Mobilità verde: verso un futuro più sostenibile e resiliente

   Che cosa si intende per mobilità verde?

   La mobilità nell’agenda 2030

   Perché pensare alla mobilità verde?

   La mobilità per un futuro sostenibile

   Modellare la mobilità





L’imperativo della mobilità sostenibile, come sancito dalla strategia europea per lo sviluppo sostenibile ratificata nel 2006 dal Consiglio Europeo, è quello di assicurare che i sistemi di trasporto soddisfino pienamente le necessità economiche, sociali e ambientali della collettività, riducendo al minimo gli effetti avversi su economia, società e ambiente.



Che cosa si intende per mobilità verde?

La mobilità verde, nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, è un concetto chiave che mira a trasformare il sistema di trasporto in uno più ecologico e rispettoso dell’ambiente. Questo modello di mobilità sostenibile è essenziale per raggiungere gli obiettivi globali di riduzione dell’impatto ambientale, in particolare la diminuzione delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti. L’Agenda 2030 enfatizza la necessità di un cambiamento culturale e comportamentale verso l’adozione di mezzi di trasporto collettivi, condivisi e a basso impatto ambientale, promuovendo così pratiche di trasporto che siano in armonia con la visione di un futuro più sostenibile e responsabile.

I veicoli che incarnano lo spirito della mobilità verde includono:

  • Car sharing: un sistema di noleggio flessibile che permette l’utilizzo dell’automobile solo quando necessario, favorendo la condivisione del mezzo e la riduzione del numero di veicoli in circolazione.
  • Mezzi di trasporto pubblici: autobus, tram, treni e metropolitane che, grazie alla loro capacità di trasportare un elevato numero di passeggeri, diminuiscono il volume del traffico e le emissioni per capita.
  • Veicoli ibridi ed elettrici: automobili che, utilizzando tecnologie avanzate, combinano motori tradizionali con motori elettrici o sono alimentati esclusivamente da energia elettrica, contribuendo significativamente alla riduzione dell’inquinamento urbano.
  • Biciclette tradizionali e biciclette elettriche: mezzi di trasporto ecologici che non solo non emettono sostanze inquinanti, ma promuovono anche uno stile di vita salutare.
  • Monopattini elettrici: dispositivi di mobilità personale leggeri e pratici, ideali per brevi spostamenti urbani e per ridurre la congestione del traffico.


L’adozione di soluzioni di mobilità verde è fondamentale per costruire un futuro più pulito e sostenibile, in cui la qualità dell’aria urbana e la salute pubblica siano tutelate e valorizzate. Inoltre, la mobilità verde può stimolare l’innovazione tecnologica e creare nuove opportunità economiche nel settore dei trasporti sostenibili.



La mobilità nell’agenda 2030

Nel contesto dell’Agenda 2030, la mobilità è identificata come un fattore chiave per il progresso sostenibile e il benessere globale. La strategia di trasporto sostenibile, che ha le sue radici nella Conferenza del 1992 e nell’Agenda 21, è stata riaffermata con forza durante il vertice Rio+20 del 2012, dove i leader mondiali hanno riconosciuto l’importanza di sistemi di trasporto che promuovano una crescita economica equa e riducano le disuguaglianze sociali, migliorando la salute pubblica e la resilienza delle città.

L’Agenda 2030 sottolinea l’importanza del trasporto sostenibile in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), evidenziando come esso influenzi positivamente la sicurezza alimentare, la sanità, l’energia pulita, l’infrastruttura e la sostenibilità urbana. Inoltre, la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) identifica il settore dei trasporti come un attore fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Per questo, è vitale che il settore dei trasporti si adoperi per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, specialmente in vista dell’atteso aumento delle emissioni da trasporti nei prossimi anni.

La mobilità sostenibile è intesa come un pilastro fondamentale per la realizzazione di un futuro più equo e prospero, in cui ogni individuo possa beneficiare di opportunità di sviluppo senza compromettere l’integrità dell’ambiente o la salute delle generazioni future.

Perché pensare alla mobilità verde?

È urgente riflettere sulla mobilità verde. La nostra sopravvivenza e il benessere del pianeta dipendono dalla nostra capacità di affrontare tre aspetti ambientali critici legati alla mobilità: le emissioni di gas serra, l’inquinamento atmosferico e l’inquinamento acustico.

Emissioni di gas serra: La lotta contro il cambiamento climatico è una corsa contro il tempo. Dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni globali dei trasporti, in tutte le modalità, per non superare la soglia di 0,2 tonnellate di anidride carbonica pro capite all’anno entro il 2050. Questo è essenziale per mantenere l’incremento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C, come stabilito dall’Accordo di Parigi. Attualmente, le emissioni dei trasporti ammontano a circa 7,6 gigatonnellate di anidride carbonica all’anno, un livello insostenibile che deve essere ridotto a 2 gigatonnellate. Il settore dei trasporti è responsabile del 23% delle emissioni globali di gas serra legate all’energia; un segnale allarmante che richiede un’azione immediata.

Inquinamento dell’aria: L’aria che respiriamo nelle nostre città sta diventando sempre più tossica. Il Global Mobility Report 2017 ha evidenziato che quasi tutte le città nei paesi a basso e medio reddito superano i limiti di qualità dell’aria raccomandati, mettendo a rischio la salute di milioni di persone. Solo il 10% della popolazione mondiale vive in aree che rispettano le linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria. È una questione di giustizia sociale e di salute pubblica che non può essere ignorata.

Inquinamento acustico: Il rumore dei trasporti non è solo un fastidio, ma una minaccia concreta alla nostra salute. L’esposizione prolungata al rumore del traffico aumenta il rischio di gravi malattie cardiovascolari e respiratorie. È necessario stabilire obiettivi globali per ridurre del 50% il numero di persone esposte a livelli di rumore dannosi entro il 2030 rispetto ai livelli del 2015.

Generalmente, l’inquinamento acustico è un problema sottovalutato. Ad esempio, nell’Unione Europea, almeno il 20% dei cittadini è esposto a livelli di rumore del traffico stradale considerati dannosi per la salute. Inoltre, degli studi hanno scoperto che l’esposizione al rumore del traffico stradale aumenta i rischi di infarto miocardico acuto e di insufficienza cardiaca congestizia e aumenta l’incidenza del diabete mellito dell’8% e dell’ipertensione del 2%.

La mobilità per un futuro sostenibile

In un’epoca di trasformazioni senza precedenti, la mobilità si erge come pilastro fondamentale per un avvenire sostenibile. La metamorfosi del nostro habitat globale sta riscrivendo le regole del movimento di individui e beni, attraverso le maglie urbane, le distese regionali e le frontiere nazionali.

Nel 2022, in Italia solo il 3,7% delle auto nuove vendute  erano elettriche (in Europa il 12,1%)

Quota del totale delle auto vendute nel 2022 in funzione della tipologia di carburante (in %). (Fonte il sole24ore

Si prospetta che entro il 2030, il flusso annuale di passeggeri toccherà la soglia astronomicamente alta di oltre 80 trilioni di passeggeri-kilometro, segnando un incremento del cinquanta percento rispetto ai dati attuali; parallelamente, si prevede un’espansione del 70% nel volume globale delle merci trasportate. Guardando al 2050, il numero di autoveicoli in circolazione raggiungerà la cifra stupefacente di 1,2 miliardi, raddoppiando il conteggio odierno. In questo scenario, infrastrutture e servizi di trasporto si troveranno al centro di una sfida imponente: rispondere efficacemente alla crescente richiesta, incarnando al contempo i principi di sostenibilità e responsabilità ambientale.

 

Trasporto passeggeri

Trasporto passeggeri

 

Trasporto merci

Trasporto merci

Modellare la mobilità

La configurazione futura della mobilità sarà influenzata da tre principali vettori:

Demografia. Entro il 2030, ulteriori 1,2 miliardi di persone con una composizione socio-economica radicalmente cambiata avranno nuove richieste sulla mobilità.

Preferenze. Le persone aspirano a vivere in una società mobile in cui possono spostarsi facilmente da un luogo all'altro, viaggiare e trasferirsi secondo le necessità e avere un accesso rapido e semplice a una vasta gamma di beni e servizi. Allo stesso tempo stanno emergendo nuove opportunità che consentono anche il movimento "virtuale" di persone e merci. Esempi includono l'e-commerce, che consente ai consumatori di ordinare beni online e il telelavoro, che consente ai dipendenti di lavorare lontano dagli uffici tradizionali.

Tecnologia. La digitalizzazione si prospetta come l’asse portante della mobilità futura, con l’adozione di smartphone che promuove la transizione dalla proprietà individuale dei veicoli alla loro condivisione. Nonostante ciò, il trasporto privato rimane preponderante, rappresentando i tre quarti della mobilità passeggeri. Le comunità rurali, tuttavia, rischiano l’esclusione da questi benefici digitali, sebbene le potenzialità di tali innovazioni siano considerevoli e in parte già attuate, come dimostra la connessione delle persone ai mercati globali tramite piattaforme online.

 

Global mobility report 2017

Global Mobility Report 2022

 

 

 



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