SO2, un gas tossico nell’atmosfera che causa danni respiratori, piogge acide e danni alle foreste.

Il biossido di zolfo (SO2) è un gas incolore dall’odore acre, prodotto principalmente dalla combustione di combustibili fossili e da eruzioni vulcaniche. Questo inquinante atmosferico non solo ha gravi conseguenze sulla salute umana, causando problemi respiratori e malattie cardiache, ma contribuisce anche alle piogge acide, all’eutrofizzazione e ai danni alle foreste. In Italia, le emissioni di SO2 sono diminuite notevolmente negli ultimi decenni, principalmente grazie a misure di controllo più rigorose e all’utilizzo di combustibili più puliti. Tuttavia, è fondamentale continuare a ridurre le emissioni di SO2 per proteggere la salute pubblica e l’ambiente.

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Biossido di Zolfo: Un Pericolo Invisibile per la Salute e l'Ambiente

   Che cos’è il biossido di zolfo?

   Quali sono le principali fonti di emissione?

   Qual è l’impatto sulla salute?

   Qual è l’impatto sull’ambiente?

   Le emissioni atmosferiche di SO2 in Italia

   La combustione nelle industrie energetiche e di trasformazione

   Le emissioni atmosferiche di SO2 nel mondo



Che cos’è il biossido di zolfo?

Il biossido di zolfo (SO2), noto anche come anidride solforosa o diossido di zolfo, è un gas incolore dall'odore pungente e acre, classificato come uno degli inquinanti atmosferici più aggressivi e pericolosi per i suoi effetti diretti ed indiretti sulla salute umana e sull'ambiente.

Quali sono le principali fonti di emissione?

La principale fonte di emissione di SO2 è la combustione di combustibili fossili che contengono zolfo, come carbone, petrolio e gasolio. Altri importanti contributori includono:

  • Attività industriali: Fusione di metalli, produzione di cemento, raffineria del petrolio
  • Eruzioni vulcaniche: Emettono SO2 in grandi quantità durante le eruzioni
  • Incendi boschivi: Rilasciano SO2 in atmosfera durante la combustione della vegetazione

Qual è l’impatto sulla salute?

L'esposizione al biossido di zolfo può causare una serie di problemi di salute, tra cui:

  • Irritazione delle vie respiratorie
  • Ridotta funzionalità polmonare.
  • Aumento del rischio di infezioni respiratorie.
  • Problemi cardiovascolari.
  • Aggregazioni piastriniche.

Qual è l’impatto sull’ambiente?

Oltre agli effetti sulla salute umana, il biossido di zolfo ha anche un impatto significativo sull'ambiente:

  • Piogge acide: Reagisce con l'acqua e l'ossigeno nell'atmosfera per formare acido solforico e acido solforoso, che cadono a terra sotto forma di piogge acide. Le piogge acide possono danneggiare foreste, ecosistemi acquatici e infrastrutture.
  • Eutrofizzazione: Può favorire la crescita eccessiva di alghe nei corsi d'acqua, con conseguenze negative sulla qualità dell'acqua e sulla vita acquatica.
  • Danni alle foreste: Può danneggiare le foglie degli alberi, riducendo la loro capacità di fotosintetizzare e crescere.
  • Deposito di particolato: Può contribuire alla formazione di particolato atmosferico (PM), che può causare problemi respiratori e altri problemi di salute.

Le emissioni atmosferiche di SO2 in Italia

Le emissioni atmosferiche nazionali di ossidi di zolfo sono diminuite notevolmente negli ultimi anni, come avvenuto in quasi tutti i Paesi dell’UNECE (United Nations Economic Commission for Europe).

Dal 1990 al 2022, c’è stato un calo delle emissioni da da 1.784 Gg a 88 Gg.

Il trend decrescente è stato determinato principalmente dalla riduzione delle emissioni da combustione nel settore energetico (-99%) e nell’industria (-91%), che rappresentano al 2022 rispettivamente circa il 16% e il 32% del totale.

Anche le emissioni derivanti dagli impianti di combustione non industriali e dai trasporti stradali mostrano un forte calo (rispettivamente -89% e -100%), tali emissioni rappresentano circa il 10% e lo 0,5% del totale al 2022.

Anche i processi produttivi e le altre fonti mobili e macchinari presentano un andamento decrescente, incidendo sul totale per il 24% e il 13% e calando rispettivamente di circa -85% e -88%.

Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti rappresentano il 4% del totale nazionale in diminuzione di circa -70% rispetto al 1990. 

Vengono stimate anche le emissioni di SOX provenienti dall’agricoltura e dall’uso di solventi e altri prodotti, ma il loro contributo è irrilevante.

 

La combustione nelle industrie energetiche e di trasformazione

L'andamento delle emissioni di questo settore mostra una riduzione nei primi anni ottanta dovuta principalmente all'utilizzo del gas naturale in sostituzione del carbone nella produzione di energia e all'attuazione della Direttiva CEE 75/716 (CE, 1975) che introduce vincoli più restrittivi sul contenuto di zolfo dei combustibili liquidi.

Nel corso degli anni 1985-1990 si è verificato un aumento dei consumi energetici che, non sufficientemente frenato da misure aggiuntive, ha portato ad un aumento delle emissioni del settore e di conseguenza dei livelli totali di SOX.

Negli anni novanta si è invece assistito ad un trend inverso dovuto all'introduzione di due strumenti normativi: il DPR 203/88 (Decreto del Presidente della Repubblica del 24 maggio 1988), recante norme in materia di autorizzazione degli impianti, e il Decreto Ministeriale Decreto 12 luglio 1990 che ha introdotto limiti alle emissioni degli impianti. Anche la Direttiva Europea 88/609/CEE (CE, 1988) relativa alla limitazione degli inquinanti specifici provenienti dai grandi impianti di combustione, recepita in Italia dal DM 8 maggio 1989 (Decreto Ministeriale 8 maggio 1989) ha dato un contributo alla riduzione degli emissioni del settore.

Infine, negli ultimi anni, un ulteriore passaggio al gas naturale al posto dell’olio combustibile e un’ulteriore riduzione dell’uso dei combustibili a base di carbone hanno contribuito a una diminuzione delle emissioni.

Le emissioni atmosferiche di SO2 nel mondo

Le centrali elettriche sono la principale fonte di anidride solforosa negli Stati Uniti, in India, Cina ed Europa. La fusione è la fonte principale in Canada. Un complesso di fonderie in Russia e una provincia di estrazione del carbone in Sudafrica sono i maggiori emettitori di anidride solforosa al mondo.

ISPRA, Italian Emission Inventory 1990 – 2022 Informative Inventory Report 2024

our world in data, Global sulphur dioxide (SO₂) emissions by world region

 



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