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Storia antica di Trieste e della Venezia Giulia. Fino al 475 d.C

 ( Cronologia tratta da Pietro Kandler)

Paleolitico Superiore. Tracce d'insediamenti umani ritrovati nelle grotte di S. Romualdo nel Canal di Leme: Homo Sapiens Fossilis.

Età del Bronzo. Cultura dei Castellieri. Nell'area intorno a Rovigno sono stati identificati circa una cinquantina di siti: Monrovinal, Montero, Murazzi, Mondelaco ecc. ecc. 

Le origini del Friuli Venezia Giulia. Età della Pietra e del Bronzo

Le origini dell’Istria. La civiltà dei castellieri

Istria. Assetto all’interno di un villaggio dell’età del bronzo

1000 a.C. La penisola è abitata da tribù celtiche, estese per tutto il paese montano a settentrione e levante dell’estremo lembo dell’Adriatico

800 a.C (fino al 30 a.C.) Gli Iapodi hanno conosciuto il loro periodo di massimo sviluppo e di espansione territoriale tra l'VIII ed il IV secolo a.C. quando occuparono la gran parte delle valli di montagna interne tra la Pannonia ed il bacino costiero adriatico, ma in frequente disputa a sud con i Liburni.

I Giapidi o Iapodi

612 a.C. Una tribù tracica abbonda la penisola d'Istria alle foci dell’Istro nel mar Nero, naviga il Danubio, la Sava e la Lubiana, passa le Alpi e fissa sede alla spiaggia dell'Adriatico fra il Timavo e l'Arsa; trasporta il nome d'Istria a questa penisola, e le tradizioni dell'antica patria, dell’argonave, di Medea, di Giasone; fonda le città di Trieste, d'Egida, di Emonia, di Parenzo, di Pola e di Nesazio. La penisola è tenuta da due popoli di stirpe diversa, i Traci grecanici alle spiagge del mare, Celti nell'interno. I Traci si danno al navigare.

Il Lacus Timavi, il mito del vello d’Oro e gli Argonauti

ca. 600 a.C. I Carni valicano le Alpi; successivamente penetrano in Friuli sottomettendo i Veneti. I Carni occupavano il territorio che abbracciava la Carinzia, il Carso e la Carniola (l’attuale Slovenia). Inoltre confinavano con i Veneti che vivevano nelle zone pianeggianti.

Le origini della città di Trieste: da sempre terra di confine

330 a.C. I Celti che abitavano la zona adriatica spediscono ad Alessandro in Babilonia un’ambasciata per chiedere la sua amicizia

I Celti nell’alto Adriatico

400 a.C. Notizia di razze di cavalli celebrati, al Timavo, e sul Carso prossimo.

301 a.C. Cleonimo di Sparta navigando per l'Adriatico, ha contezza degli Istriani - traci, che davansi alla pirateria

Cleonimo e la guerra contro i Veneti

La situazione delle popolazioni istriane prima dell’epoca romana.

229 a.C. I Romani dilatano il loro dominio oltre l'Adriatico nell'Illiria.

La regina corsara Teuta

221 a.C. Gli Istriani predano navi romane, vengono puniti.

Primo scontro tra Romani e Histri

202 a.C. La Venezia si dà spontaneamente in dominio dei Romani, i quali cosi giungono ai confini dell'Istria.

12000 galli scendono ed invadono le Venezie

181 a.C. I Romani cacciano i Celti dentro le Alpi; il consolo Marcello ottiene permissione dal Senato di guerreggiare gli Istriani.

180 a.C. Fondazione della colonia di Aquileja per contenere i Carni, i Giapidi, gli Istriani; questi ultimi ne prendono sospetto e vorrebbero stornare l'impresa.

179 a.C. Il console Manlio da Aquileja muove guerra contro l'Istria; agli Istriani traci, condotti dal re Epulo, si associano con dubbia fede gli Istriani celti capitanati da Carmelo. Battaglia presso Sestiana, il campo romano è sulle prime sorpreso e rotto; la giornata termina colla peggio degli Istriani.

178 a.C. La guerra contro gli Istriani continua, Claudio console vi pone termine in Nesazio, ove Epulo e gli ultimi Istriani uccidono sé medesimi sulle fiamme. L'Istria passa in dedizione, e viene presidiata militarmente da soci latini. La provincia viene assoggettata alla decima. Trionfo in Roma.

 Secondo scontro tra Romani e Histri

I Romani conquistano Trieste: la leggenda di Monte Muliano

 

173 a.C. Si forma in Ravenna una flotta a custodia dell’Adriatico

167 a.C. La colonia di Aquileja viene rinforzata con 1500 famiglie. Segnalata la presenza di  un ponte di pietre quadrate costruito sull’Isonzo, con un solo arco, in località Mainizza

I ponti romani sull’Isonzo

156 a.C. Guerra di Dalmazia, incendio di Dalminio

128 a.C. L'Istria ad instigazione dei Giapidi si ribella a Roma; Sempronio Tuditano muove contro, balte i Giapidi, ed ottiene il trionfo; ripiglia l'Istria che viene ridotta in provincia. In Trieste ed in Pola si conducono colonie di diritto Ialino, la provincia viene presidiata, costrutto vallo murato da Oberlaybach a Fiume. Alla provincia viene data costituzione, fissati gli obblighi verso lo stato, alle colonie dati statuti, fissati gli obblighi verso la provincia.

115 a.C. l Cimbri invadono il Norico; battaglia incerta coi Romani presso Noreja al confine fra la Carintia e la Stiria.

103 a.C. Calata dei Cimbri per la valle del Tirolo. Mario li rompe presso Verona

89 a.C. Per la legge portata da Gn. Pompeo Strabone, i Veneti hanno la cittadinanza romana, le città hanno il diritto di colonie latine.

86 a.C. Al terminare della guerra sociale, i Veneti hanno la piena cittadinanza romana.

82 a.C. Guerre civili di Roma.

63 a.C. L'ordine equestre di Roma ottiene posto nella repubblica, fra senato e plebe.

60 a.C. Triumvirato per costituire la repubblica

51 a.C. I Giapidi fanno scorrerie sulle terre Istriane, Trieste è sorpresa e manomessa

45 a.C. L'Italia civile estesa fino al Formione o Risano comprendendo Trieste; l'Istria continua nelle condizioni di provincia. Nella Venezia, in virtù della legge Giulia municipale si ordinano i municipi.

44 a.C. Battaglia di Farsala fra Cesare e Pompeo. Nella guerra civile l'Istria tiene per quest’ultimo D. Bruto al governo della Gallia.

43 a.C. Cessa il proconsolato nella Gallia Cisalpina; rimane soltanto il governo municipale.

42 a.C. Guerra civile fra Ottaviano ed Antonio; l’Istria parteggia per quest'ultimo. Battaglia di Filippi, Ottaviano fa smantellare Pola, e rinnuova la colonia, nello stesso tempo che conduce colonie in Giulio Carnico, in Concordia, in Mantova. Pola ha il nome di Pietas Julia in memoria della vendetta presa da Ottaviano sugli uccisori di Giulio Cesare.

35 a.C. Battaglia navale di Azzio, Augusto rimane solo padrone del mondo romano. I Giapidi corrono su Trieste. In Parenzo viene condona colonia di marini, colonie in Capodistria. Cittanova, Pirano, nell'interno dell’Istria. Colonia di Trieste rinforzata.

34 a.C. Augusto muove contro i Giapidi e li soggioga. Guerra contro i Dalmati ed i Pannoni, e forse contro i Norici.

32 a.C. Augusto rifà le mura di Trieste e di Pola. Costruzione del secondo acquedotto di Trieste, traendo l'acqua da Bagnoli alla distanza di sette miglia. Costruzione dell’acquedotto di Pola traendone l'acqua da Fianona a trenta miglia di distanza

31 a.C. Comincia il principato di Augusto

28 a.C. Guerra contro i Liburni, loro assoggettamento. La Liburnia viene unita colla Giapidia. Agrippa ha terre al Quarnero.

15 a.C. Verosimile assoggettamento del Norico per opera di Druso e di Tiberio

7 a.C. L'Italia viene divisa da Augusto in undici regioni

6 a.C. Instituzione della milizia perpetua.

8 d.C. Pola alza tempio in onore di Roma e di Augusto nel comizio di Pola che dura tuttora.

14 d.C. Trieste alza statua in onore di Augusto al Timavo superiore. Il confine dell’Italia civile viene portato all’Arsa, vari comuni dati in amministrazione alle colonie. I Catali, tribù dei Carni, abitanti nelle vallate della Piuca, vengono dati in governo al comune di Trieste, Fra i comuni più celebri dei Celti si conoscono i Secusses, i Subocrini, i Catali, i Menocaleni. Tiberio instituisce gli Augustali.  Tito Livio, storico.

23 d.C. A Pola viene alzata memoria a Nerone cesare, figlio di Germanico, che sette anni più tardi muore di morte violenta in Ponza

27 d.C. Vitruvio

37 d.C. Pola alza statua nel comizio in onore di Claudio, che poi divenne imperatore

40 d.C. Albona ascritta alla tribù Claudio

43 d.C. Claudio imperatore ordina la restituzione di strada presso Trieste, abbandonata per sentenza del suo legato Aulo Plnuzio

50 d.C. Nel comizio di Pola si alza statua al fanciullo Anneio Domizio Proculo, pronipote di Antonio Felice, Polense liberto di Claudio, poi procuratore della Giudea

56 d.C. P. Palpellio, ammiraglio della flotta Ravennate, alza nel campidoglio di Trieste i templi di Giove, di Giunone e di Minerva. T.  Abudio Pero Postumo, parentino, alza nel foro di Marte in Parenzo il tempio di Nettuno.

69 d.C. Nelle guerre civili il Norico sta per Vespasiano

69-79 d.C. Cenide, istriana, donna di Vespasiano, alza in Pola magnifico edifizio, forse il teatro o l'anfiteatro

 

71 d.C. Distruzione di Gerusalemme, prima notizia di Giudei in Trieste

80 d.C. Nel campidoglio di Trieste si alza statua equestre in onore di Calpetano stato governatore nelle Spagne e nella Pannonia

96-98 d.C. Nerva Imperatore instituisce nelle città d'Italia gli asili per l'infanzia.

99 d.C. Arco funebre alzato in Pola in onore di tre personaggi della gente Sergia, ridossandolo alla porta aurata così detta dai cancelli dorali.

  1. Plinio il giovane
  2. Trajano instituisce la flotta Aquilejese con la stazione in Grado per la custodia dell’Adriatico superiore, con proprie giurisdizioni sulla spiaggia dall'Adige all'Arsa. Alla flotta Ravennate viene dato il titolo di Pretoria. Trajano restituisce il tempio di Beleno in Aquileja distrutto dal fuoco. Trajano abilita gli incoli di Aquileja alle cariche municipali
  3. Petronio Modesto, triestino, governatore delle Spagne per Trajano, dedica in Trieste un teatro di cui durano gli avanzi
  4. Compiuta la conquista della Dacia, Trajano conduce colonie nella Dacia e nella Pannonia, traendole da ogni parte dell'impero e distribuendole per le città come per la campagna.
  5. L'Italia viene per riguardo all'amministrazione divisa in provincie, tra le quali la Venezia abbinata all'Istria. istituzione del magistrato consolare per queste. L'abbinazione non fonde le due provincie che rimangono distinte
  6. Rasparasano, re dei Rossolani, si ritira in Pola a vita privata ed assume il nome di P. Elio in adorazione di Adriano.
  7. Adriano visita in persona le provincie
  8. Svetonio
  9. Tolomeo, geografo

117-138 L. Vario Papiriano, alza nel campidoglio di Trieste, statua in onore di suo figlio che militò nella guerra partica

138-161 In questo torno di tempo si comincia a dimettere l’uso di bruciare i cadaveri

  1. I Catali vengono ammessi alla curia triestina, e mediante le cariche fatti capaci della Cittadinanza romana. Altrettanto avviene di altre popolazioni aggiudicate a città prossime. I decurioni di Trieste alzano statua equestre nel foro, in onore di Fabio Severo, triestino,Senatore romano
  2. Il collegio degli artieri in Trieste alza statua nel campidoglio di Trieste in onore di L. Vario Papirio suo protettore

161-172 Costruzione in Pola della porta Giovia o Gemina; prolungazione dell’acquedotto alla parte superiore di questa colonia

161 M. Aurelio Monofilo alza in Pola statua in onore dell’imperatore Lucio Aurelio Vero, in sito assennato dai decurioni di Pola

192 Peste nella provincial

200 Il collegio degli artieri di Parenzo alza statua nel foro di Marte, in onore di Lucio Canzio Settimino. lnstituzione di magistrature giudiziarie sotto titolo di Correttori. Scemano i poteri delle municipalità. Instituzione dei procuratori pel patrimonio privato del principe.

212 La cittadinanza romana, viene conceduta a tutti gli abitanti dell’Impero però senza diritto alle cariche. La vigesima sullo eredità viene portala alla decimal

213 I decurioni di Pola alzano statua nel comizio all’imperatore Caracalla

216 Si ha memoria certa di asili per l'infanzia nell'Istria

230 L'imperatore Alessandro Severo, rifà la tavola itineraria che poi ha nome di Teodosiana

235 Cessano le notizie di siffatta istituzione

238 Massimino passa le Alpi, entra in Italia, assedia Aquileja

239 Dione Cassio, storico

245 Il comune di Albona alza monumento al giovane Cesare Filippo

270 Pola alza statua nel comizio in onore di Ulpia Severina, moglie dell’imperatore Aureliano. Cessa nelle lapidi l'indicazione della tribù

288 Il comune di Parenzo alza statua all'imperatore Massimiano, collega di Diocleziano.

292 Cangiamento nello stato amministrativo delle provincie, che vengono moltiplicate

307 Il comune di Pola alza statua in onore dell’imperatore Licinio, al quale la provincia d'Istria è devota

325 Divieto dei combattimenti dei gladiatori, che però non cessano si tosto

326 Crispo, figlio di Costanlino, esiliato in Pola, viene posto a morte per ordine del padre.

328 La sede dell’impero viene trasferita in Costantinopoli

330 L'impero romano viene diviso in quattro prefetture, le prefetture in diocesi, le diocesi in provincie, l'Italia è parificata alle provincie

354 Costanzo Gallo Cesare, viene posto a morte in Fianona per ordine di Costanzo geloso di sue virtù

364 L'impero viene diviso in Oriente ed Occidente. L’Imperatore Valentiniano è in Aquileja.

388 Spedizione di Massimo contro Aquileja

390 L'impero è nuovamente diviso in Oriente ed Occidente. Alterazione negli ordinamenti della milizia

5 settembre 394 Spedizione di Teodosio contro il tiranno Eugenio. Battaglia nella valle del Vipacco

Il Respiro di Dio e la Battaglia del Frigido

400 Alarico re dei Goti entra in Italia, devasta il Friuli

409 Devastazione dell'Illrico da Costantinopoli alle Alpi Giulie, deplorata da S. Girolamo

439 Pubblicazione del codice Teodosiano delle leggi

452 Attila entra in Italia, scorre pel Friuli, distrugge Aquileja. L'Istria è risparmiata

 

 

 

 

 

 

 

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