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Friuli. Storia medievale dal 475 al 1492

 

 

L'inizio del medioevo

 

 


L'inizio del medioevo

 

23 agosto 476 Odoacre fu acclamato re dal suo esercito 

4 settembre 476 Il generale Odoacre depone l’imperatore Romolo Augustolo (l’ultimo dell’Impero romano d’Occidente) 

Il lungo periodo delle invasioni barbariche e la caduta dell’impero romano.

Il Friuli sotto i barbari di Odoacre

480-481. Giulio Nepote viene ucciso e Odoacre conquista la Dalmazia

Giulio Nepote viene ucciso e Odoacre conquista la Dalmazia

15 novembre 487. Odoacre fece guerra contro i Rugi

L’inizio della fine di Odoacre

489-493 Teodorico, re dei Goti, muove alle conquista d'Italia; battaglia all'Isonzo tra Odoacre e Teodorico colla peggio del primo; Odoacre viene ucciso nel 493

Teodorico sconfigge Odoacre e la battaglia sull'Isonzo

490 Teodorico fece costruire la Rocca di Monfalcone 

La Rocca di Monfalcone

493 -535 Un lungo periodo di pace

498-506. Lo scisma laurenziano

Lo scisma laurenziano e gli interessi patrimoniali della Chiesa

500 Editto del re Teodorico

Il governo di Teodorico

523-526 Declino e morte di Teodorico

Il declino e la morte di Teodorico

 

526 Dionigi il piccolo introduce l'uso del calendario "annus domini"

Il calendario di Dionigi

529 Giustiniano pubblica il codice delle leggi per l’impero d'Oriente.

2 ottobre 534 Dopo qualche anno di reggenza, Amalasunta diventa regina 

Il dopo Teodorico e la storia di Amalasunta

535-553 La guerra greco-gotica

La prima guerra greco-gotica (535-539)

Prima la carestia e poi la peste giustinianea: Friuli e Istria decimate

La seconda guerra greco-gotica (551-553)

553 Papa Virgilio, cede alle richieste dell’ imperatore Giustiniano I di Bisanzio e firma la “condanna dei Tre Capitoli”.

Lo scisma dei Tre Capitoli

559 Tra luglio e agosto tutto l’Oriente e l’Occidente fu colpito da inondazioni, tempeste, terremoti e pestilenze

565 Narsete, accusato dagli Italiani, viene rimosso dall'esarcato, vi subentra Longino.

Il governo di Narsete in Italia

566 In questi ci fu una peste orribile. Secondo Paolo Diacono, ci fu una strage e molti luoghi restarono deserti. Fu particolarmente grave in Liguria e nelle Venezie. In Friuli venne chiamata anguinaja o bubone.

La peste chiamata anguinaja

La situazione del territorio friulano e della Venezia Giulia prima dell’arrivo dei Longobardi

 

568 Alboino, re dei Longobardi, su invito di Narsete, viene alla conquista d'Italia. Bande di Longobardi scorrono l'Istria superiore; molti riparano in Capodistria per timore di questi, e la città ha il nome di Giustinopoli in onore di Giustino Il imperatore.

I Longobardi invadono il Friuli; istituito il Ducato del Friuli

 

 

 

568 In seguito al dissenso generato dalla condanna dei “Tre Capitoli” la chiesa di Aquileia si rende gerarchicamente indipendente nominando il vescovo Paolino I, Patriarca. Nello stesso anno, i Longobardi provenienti dalla Pannonia e guidati dal re Alboino invadono il Friuli. L’invasione avviene lentamente e senza incontrare alcuna resistenza armata; un invasione molto differente dalle precedenti, le quali avevano invece lasciato dietro a se morte e rovine. In breve tempo i Longobardi si impadroniscono di gran parte d’Italia; Forum Iulii (Cividale del Friuli) diviene capitale del Ducato del Friuli. Per 208 anni la storia del Friuli si confonderà con quella dei Longobardi.

 

569 Gisulfo, nipote del re, è il primo Duca del Friuli. L’organizzazione del Ducato friulano si fonda su quattro “municipi”: Forum Iulii (Cividale), Aquileia, Iulium Carnicum (Zuglio) e Concordia. Vengono, in questo modo, riunite sotto lo stesso governo tutte le terre poste tra il Livenza ed il Timavo.

Il Ducato longobardo del Friuli

La leggenda di Alboino e la sua morte

Il caso della sede vescovile di Aquileia

I successori di Alboino e l’epoca dei Ducati

La lotta tra Smaragdo e il Patriarca Severo

 

588 I Longobardi attaccano l'Istria

Il diluvio del 589

 

599 Firmata la pace tra Longobardi e Greci

607 Alla morte del Patriarca Severo, il Patriarcato di Aquileia si divide in due sedi.  Ad Aquileia venne nominato il patriarca Giovanni, sostenuto dai Longobardi; a Grado, alla cui sede venne riservata la giurisdizione sui territori di dominazione bizantina fu nominato il patriarca Candidiano, cattolico.

La divisione del Patriarcato di Aquileia del 607

 

610 Incursione degli Avari. Uccisione del duca Gisulfo II e saccheggio di Cividale.

L’incursione degli Avari e la storia della duchessa Romilda

Il Friuli dopo la morte di Gisulfo II.

 

643 Editto di Re Rotari.

Nascono le prime istituzioni di tipo feudale. L’editto di Re Rotari

 

662-664 Il Duca Lupo saccheggia Grado, (rimasta bizantina) riprendendo così i tesori del Patriarcato di Aquileia qui portati dal Patriarca Paolino al tempo dell’invasione longobarda. Nuova incursione degli Avari. Uccisione del Duca Lupo.

Il Duca Lupo e la nuova incursione degli Ávari

I Longobardi distruggono Oderzo

 

 

689 Nella battaglia di Coronate, il re longobardo Cuniperto, cattolico, sconfigge il duca Alachis, ariano, che guidava un fronte composito di insorti dell’Italia nord-orientale, tra i quali c’erano anche molti aderenti allo scisma tricapitolino.

698 Il re Cuniperto convoca un sinodo a Pavia in cui i vescovi cattolici e tricapitolini ricompongono lo scisma “nello spirito di Calcedonia”.

Il duca Vectari e la nuova incursione degli Slavi

 

710 Pemmone viene proclamato Duca del Friuli. Si ha un periodo di grande sviluppo culturale ed economico.

Il ducato di Pemmone e la vittoria contro gli Slavi a Lauriana

 

734 Ratchis, figlio primogenito di Pemmone, viene nominato Duca al posto del padre. Nel 744, Ratchis sarà poi nominato Re d’Italia.

Il ducato di Ratchis

 

744 Il fratello Astolfo subentra nel governo del Friuli, diventerà anch’esso re d’Italia quando Ratchis si ritirerà nel convento di Montecassino.

Da Astolfo ad Anselmo di Nonantola

 

775-776 Il Duca Rotgaudo, a capo della resistenza friulana si oppone al potere carolingio, dimostrando che il Friuli ha ormai acquisito una propria autonomia. Viene però sconfitto ed ucciso in battaglia. Cividale subisce una durissima repressione. Carlo Magno, re dei Franchi, dopo aver sconfitto i Longobardi si autoproclama “Gratia Dei rex Francorum et Langobardorum“

Carlo Magno diventa Re d’Italia.

Il duca del Friuli Rodgaudo e l’estrema resistenza a Carlo Magno

 

776-781 Il ducato del Friuli viene riorganizzato su base comitale ed affidato al figlio Pipino.

La Marca del Friuli, detta anche «Veronensis et Aquileiensis».

L’evoluzione della marca friulana nella strategia carolingia

Nasce il parlamento della Marca Friulana

 

791 Annessione dell’Istria al Ducato friulano. Torna a rifiorire la città di Cividale, adesso chiamata Civitas Austriae e non più Forum Iulii, termine che invece andrà ad identificare il nome dell’intera regione.

La nobiltà nel Friuli carolingio

Pipino re di Francia attacca Venezia

La morte di Carlo Magno e la scuola in Friuli

 

836-866 Il Duca Eberardo garantirà di un lungo periodo di stabilità e crescita culturale. Il Friuli viene elevato a Marca (846).
  1. Eberardo, il duca mediatore

14 febbraio 842. Il giuramento di Strasburgo

Il giuramento di Strasburgo (Sacramenta Argentarie)

Fine dell'Alto Medioevo. Il Friuli sotto i Berengarii e gli Ottoni

Il Friuli sotto i Berengarii e gli Ottoni. Il periodo in sintesi

La fine dell’Alto Medioevo. Vescovi e monasteri nuovi protagonisti del governo locale

Berengario, Duca del Friuli e Re d’Italia

 

899-952 Il Friuli subisce la più lunga e devastante invasione per mano degli Ungari. Saranno almeno 12 le incursioni che provocheranno incendi, morti e rovine. Le conseguenze delle invasioni ungare furono fatali per il Friuli: spopolamento della regione, interruzione delle vie di comunicazione, abbandono delle attività produttive.

La prima invasione degli Ungari

25 marzo 922, si autorizza la fortificazione il Castello della Motta di Savorgnano

 

955 (circa) Dopo la vittoria sugli Ungari da parte di Enrico duca della Baviera e della Carinzia, il Friuli viene incorporato alla marca veronese. Nel 989 viene quindi annesso al ducato di Carinzia.

1019 Sarà il Patriarcato di Aquileia ed in particolare il Patriarca Volfango detto Poppo (o Poppone) ad intraprendere una importante opera di ricostruzione. I successivi anni saranno, per il Friuli, anni di rinascita sociale e materiale.

1076 Si scatena una “guerra civile” tra i principi tedeschi e l’imperatore dopo la scomunica di quest’ultimo da parte di Papa Gregorio VIII. Il Patriarca Sigerardo rimane fedele ad Enrico IV.

1077 A Pavia il 3 aprile del 1077 l’imperatore Enrico IV concede al patriarca Sigeardo l’investitura feudale con prerogative ducali su tutta la contea del Friuli. E’ l’atto di nascita dello stato patriarcale friulano. Con questo atto il Friuli riacquistava la sua integrità territoriale e la sua autonomia politica.

1077-1204 I successori di Sigeardo si mantennero fedeli alla politica di Enrico IV e poi del figlio Enrico V facendo dello stato friulano la pedina avanzata della politica imperiale in Italia. All’unità territoriale dello stato friulano (alla fine del XII secolo lo stato più ampio e compatto dell’Italia settentrionale) viene ad affiancarsi anche un unità etnica-culturale tale da poter essere ormai definita semplicemente “friulana”.

Il cenone di capodanno del 1199 al castello di Andechs

1204 Il Friuli si avvia al periodo di massimo splendore del patriarcato; il Friuli mai come in questo periodo raggiunse tanta autonomia e prestigio nella politica estera. Sotto il patriarcato di Volchero (1204-1218) grande impulso fu dato ai traffici commerciali ed alle attività produttive, fu migliorata la rete viaria e brillante fu anche l’attività culturale.

1218 Viene nominato patriarca Bertoldo di Andechs-Merania (1218-1251) il quale ebbe fin dall’inizio un occhio di riguardo per la città di Udine che in breve tempo passò da piccolo villaggio a metropoli. Le mire di conquista dei ghibellini Ezzelino III da Romano e Mainardo III, conte di Gorizia, costrinsero il patriarca a cercare aiuto nel partito avversario (quello guelfo) alleandosi con Venezia e con il duca di Carinzia.

1231 Il 6 luglio si tiene la prima seduta del “Parlamento della Patria”, al quale partecipano le città di Aquileia, Cividale, Gemona, Sacile, Tolmezzo e Udine.

1277 Pordenone passa agli Asburgo, divenendo a tutti gli effetti un enclave tedesco nel territorio friulano. Il Friuli divenuto elemento di forza della lega Guelfa si avvia ad un lento ma inesorabile declino.

1334 Con la nomina a patriarca di Bertrando di Saint Geneìs (1334-1350) viene nuovamente dato lustro e prestigio allo stato friulano. Amato dal popolo, conseguì numerosi successi sul piano militare e diplomatico senza mai trascurare i suoi doveri di vescovo.

1344 Fondazione dell’università degli studi di Cividale.

1350 Il 6 giugno Bertrando, ormai novantenne, viene ucciso da una congiura guidata dal conte di Gorizia, dal comune di Cividale e da altri feudatari friulani. Gli succede Nicolò di Lussemburgo (1350-1358) che instaurò subito un governo autoritario ed insolitamente violento. Furono perseguiti tutti i responsabili della morte di Bertrando; lo stesso conte di Gorizia fu costretto a restituire tutte le terre ed i castelli usurpati.

1365 Il vicedomino Francesco Savorgnan, grazie a numerose vittorie sul campo, mette fine alle mire espansionistiche degli Asburgo. Viene quindi nominato patriarca Marquardo di Randeck (1365-1381).

1366 L’11 giugno viene promulgata la Costituzione della Patria del Friuli (Constitutiones Patriae Foriiulii) base del diritto friulano fino al 1797.

La comunità di Gemona nel 1300-1400.

 

1381-1410 Con la morte di Marquardo ebbe anche fine un periodo di relativa stabilità politica. La stato patriarcale era ormai sulla soglia della decadenza indebolito dallo spirito di “fazione”, odio e vendetta dei Comuni friulani, in particolare tra quelli di Udine e Cividale; lite che assunse dimensioni internazionali.

La guerra tra Pordenone e Torre di Pordenone

Friuli 1410: l’inizio della svolta

 

1411 Il Friuli diviene campo di battaglia; a fronteggiarsi sono l’esercito imperiale e quello veneziano. Nel mese di dicembre l’esercito dell’imperatore si impadronisce di Udine.

Perché il Friuli divenne un campo di battaglia nel 1411

 

1419 Il 13 luglio l’esercito veneziano occupa Cividale e si prepara alla conquista di Udine.

1420 Il 7 giugno, dopo una strenua difesa, l’esercito veneziano conquista la città di Udine; subito dopo cadono Gemona, S.Daniele, Venzone, Tolmezzo. E’ la fine dello stato patriarcale friulano.

1445 Dopo lunghe trattative il patriarca Ludovico Trevisan accetterà il concordato imposto da Venezia mediante il quale veniva abolito di fatto il diritto di indipendenza del Friuli.

1472-1499 Il Friuli annesso alla Serenissima Repubblica si trova in balia delle incursioni turche: sono centinaia i paesi dati alle fiamme.

 

 

I Longobardi invadono il Friuli; istituito il Ducato del Friuli

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