La Riforma del 976: Ottone e la Nascita del Ducato di Carinzia, Ottone di Worms ne diventa il duca
(fonte Master of the Registrum Gregorii)
Nel luglio del 976, Ottone intraprese significative riforme riguardanti la struttura dei ducati nel sud della Germania, istituendo il Ducato di Carinzia. Questo ebbe un impatto sulla configurazione politica dell’Istria.
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La creazione del Ducato di Carinzia fu una mossa strategica di Ottone II, imperatore del Sacro Romano Impero, intesa a consolidare il proprio potere e a bilanciare le ambizioni delle potenti famiglie nobiliari tedesche.
La storia del Ducato di Carinzia è indissolubilmente legata alle lotte intestine tra i membri della dinastia ottoniana. Le continue ribellioni di Enrico II di Baviera, unito alle sue ambizioni espansionistiche, rappresentarono una minaccia costante per l'autorità imperiale.
Per neutralizzare Enrico II e ridimensionare il potere della Baviera, Ottone II decise di scorporare la Carinzia da questo ducato, creando una nuova entità politica.
Introduzione
Il potere del Sacro Romano Impero si estendeva profondamente nella zona che oggi conosciamo come Friuli Venezia Giulia, grazie ai solidi rapporti con le comunità germaniche.
Una lunga serie di imperatori ha retto l’Impero, iniziando con Carlo Magno e concludendo con Francesco II d’Asburgo-Lorena. In latino venivano chiamati Romanorum Imperator, ovvero Imperatore dei Romani, mentre in tedesco erano noti come Römischer Kaiser, cioè Imperatore Romano.
Prima della loro incoronazione ufficiale, solitamente celebrata a Roma dal papa, questi sovrani erano conosciuti come re dei Romani.
Il periodo compreso tra l’888 e il 962 è stato caratterizzato da quello che viene definito l’anarchia feudale.
Nel corso del X secolo, l’Impero si riprese da una fase di declino. Precisamente nel 919, i nobili tedeschi elessero Enrico, il duca di Sassonia, come loro re, unendosi per contrastare le invasioni dei popoli nomadi provenienti da est.
Nel 955, Ottone I, il figlio di Enrico, ottenne una vittoria decisiva sugli Ungari nella battaglia di Lechfeld, ponendo fine alle loro incursioni in Europa.
Dopo aver guadagnato fama in battaglia, Ottone I fu incoronato imperatore dal papa a Roma nel 962. Con questa rinascita, l’Impero assunse una nuova forma, limitando il potere imperiale al solo Regno di Germania e parti dell’Italia, motivo per cui fu denominato Sacro Romano Impero Germanico.
La strategia di Ottone I mirava a contenere l’influenza dei nobili, sia secolari che religiosi, per consolidare una monarchia robusta. Alla morte di Ottone il Grande, il 7 maggio 973, era già stato predisposto un piano per garantire una transizione dinastica senza intoppi.
Sotto il regno di Ottone II, si assistette a una riforma progressiva del sud dell’impero. Egli intensificò l’autorità imperiale e preparò il terreno per l’ascesa al trono del figlio, anch’egli di nome Ottone.
Gli sforzi per estendere il dominio imperiale sull’intera Italia generarono attriti con i Saraceni e i Bizantini nel meridione. Le relazioni tese tra Ottone II e Venezia minacciarono gli scambi commerciali veneziani nell’alto Adriatico.
Nel luglio del 976, Ottone II attuò una significativa riorganizzazione dei ducati nel sud della Germania, istituendo il Ducato di Carinzia. Con questo atto la Baviera vide una riduzione dei suoi possedimenti e, contemporaneamente, Ottone consolido il potere imperiale.
Ottone II morì inaspettatamente a ventotto anni in Italia nel 983.
L’epoca di Ottone I di Sassonia. (azzurro) Imperatori dei romani, (blu) Re d’Italia, (giallo) papa in carica, (rosso) margravio di Verona, (arancione) patriarchi di Aquileia. Clicca sull’immagine per ingrandire. (DMR)
La creazione del ducato di Carinzia
La storia del Ducato di Carinzia è un affascinante esempio di come le dinamiche di potere e le relazioni familiari abbiano plasmato la geografia politica dell’Europa medievale.
Dopo la morte di Enrico I, suo figlio Enrico divenne Margravio di Verona. Il giovane Enrico II ereditò il titolo di Duca di Baviera a soli quattro anni e governò sotto la tutela di sua madre fino a quando non prese il controllo diretto del ducato alla fine degli anni '60.
Enrico II era ben collegato con le famiglie regnanti del sud dell’Impero, il che gli permise di tessere una rete di alleanze strategiche. La Baviera, la Svevia e il Regno di Borgogna si unirono in un blocco di potere che rappresentò una sfida per l’Imperatore Ottone II.
Con la morte dell’Imperatore Ottone I nel 973, si aprì una lotta per la successione.
In quell’anno anche il cognato di Enrico II, il Duca Burcardo III di Svevia morì senza eredi diretti, lasciando il Ducato di Svevia senza un successore legittimo. Il matrimonio di sua sorella Hadwig con lui rimase senza figli e quindi non vi fu alcun legittimo successore per il Ducato di Svevia. In quanto fratello della vedova del duca, Enrico II poté quindi rivendicare il ducato di Svevia, soprattutto perché nello stesso anno nacque il suo figlio maggiore Enrico.
La successione di Ottone il Grande fu ben pianificata: Ottone II era già re da dodici anni e imperatore da oltre cinque. Non avendo fratelli, la sua posizione sembrava incontestabile. Tuttavia, la distribuzione del potere doveva essere ridefinita per bilanciare le varie linee dinastiche, Ottone II concesse al suo cugino, Enrico il Litigioso, il castello di Bamberga e la città di Stegaurach il 27 giugno 973.
Enrico il Litigioso, tuttavia, cercò di espandere la sua influenza oltre la Baviera, mirando alla Svevia. Dopo la morte di Burcardo III, la vedova Hadwig divenne erede del potere ducale. Enrico II avanzò le sue pretese, ma Ottone II preferì nominare suo nipote Ottone, figlio del suo fratellastro maggiore Liudolfo, come successore, bypassando le pretese di Enrico.
Questo atto fu interpretato da Enrico il Litigioso come un attacco diretto al suo status. Insieme al suo consigliere, il vescovo Abramo di Frisinga, Enrico cospirò contro l’imperatore, trovando alleati nei duchi Mieszko di Polonia e Boleslao II di Boemia. La cospirazione portò all’arresto di Enrico, che fu imprigionato a Ingelheim.
Nel 976 Enrico tornò in Baviera. Non si sa se fosse stato rilasciato dalla prigione o se fosse fuggito. In ogni caso, egli continuò immediatamente il conflitto contro Ottone, rivendicando presumibilmente il trono. Enrico non solo preparò Ratisbona per un assedio, ma mobilitò anche parte della nobiltà sassone che lo sosteneva.
Ottone si spostò allora con un esercito in Baviera, e assediò Ratisbona, dove Enrico si era asserragliato; intanto, i vescovi dell'esercito imperiale scomunicarono il duca. Enrico non poté resistere all'assedio e fuggì presso il duca boemo Boleslao II.
Le tensioni culminarono nel luglio 976, quando Ottone prese decisioni cruciali riguardo alla riorganizzazione dei ducati della Germania meridionale. La Baviera fu ridimensionata e, come risultato, il Ducato di Carinzia fu creato ex novo. A questo nuovo ducato fu assegnata anche la Marca di Verona, sotto il governo di Ottone di Worms, per volere di Ottone II. Queste mosse raffigurano la complessità e l’instabilità del potere nell’Europa medievale, dove le alleanze familiari e le ambizioni personali potevano ridefinire i confini e le strutture politiche.
Il ducato di Carinzia intorno all'anno 1000, comprendente anche la Marca di Verona. Clicca sull’immagine per ingrandire. (fonte - Allgemeiner historischer Handatlas)
Quali furono le conseguenze della creazione del Ducato di Carinzia?
La creazione del Ducato di Carinzia nel 976 ebbe diverse conseguenze significative per la regione e per l’Europa medievale.
In primo luogo, la separazione del ducato dalla Baviera e l’assegnazione di un duca proprio permisero una maggiore autonomia regionale e una distinta identità politica.
Contribuì anche a ridefinire i confini e le relazioni di potere tra i vari principati e ducati dell’epoca. Successivamente la marca di Carniola, l'Alta Carniola e la marca vindica vennero separate dal ducato di Carinzia nel 1040 per opera di re Enrico III di Germania.
Quali furono i principali duchi di Carinzia?
Ottone di Worms era il nipote dell’imperatore Ottone I in quanto era l’unico figlio di Corrado il Rosso e Liutgarda, figlia dell’imperatore.
Discendenti Ottone I. Clicca sull’immagine per ingrandire.
Famiglia di Ottone di Worms (Ottone I di Carinzia). Clicca sull’immagine per ingrandire. (DMR)
In generale i principali duchi che hanno governato il Ducato di Carinzia nel corso della sua storia includono diverse dinastie. I più importanti sono state le dinastie dei Luitpoldingi, dei Salii e dei Liudolfingi
Le Motivazioni Politiche di Ottone II nella Creazione del Ducato di Carinzia
Ottone II, imperatore del Sacro Romano Impero, prese una decisione cruciale nel 976 creando il Ducato di Carinzia. Questa mossa politica era parte di una strategia più ampia volta a consolidare il potere imperiale e bilanciare le ambizioni delle potenti famiglie nobiliari tedesche
Il consolidamento del potere imperiale era una delle principali preoccupazioni di Ottone II. La creazione del Ducato di Carinzia rappresentava una mossa strategica per ridurre l'influenza del Ducato di Baviera, governato da Enrico II di Baviera, un ribelle che minacciava l'autorità imperiale. Ottone II utilizzò questa decisione per bilanciare le ambizioni delle potenti famiglie nobiliari tedesche, riducendo il potere della Baviera e distribuendo il controllo territoriale in modo più equilibrato.
Inoltre, la riorganizzazione territoriale nel sud della Germania era necessaria per stabilizzare la regione e rafforzare l'autorità imperiale. Creando il Ducato di Carinzia, Ottone II riuscì a stabilire un controllo più diretto sulla regione, riducendo le possibilità di ribellione e assicurando una migliore gestione del territorio.
Inoltre, Ottone II cercava di garantire una successione stabile per suo figlio, Ottone III. Rafforzando il potere imperiale e riducendo le influenze nobiliari, Ottone II mirava a garantire una transizione di potere senza conflitti.
La situazione politico-amministrativa dell’Istria
Nel X secolo, l’Istria fu coinvolta in uno sviluppo politico-sociale dell’ordinamento feudale germanico. Ottone I infeudò la contea istriana come parte integrante della marca friulana ad Enrico duca di Baviera nel 952. Successivamente, dal 976 al 1040, l’Istria fu assegnata ai duchi di Carinzia. Questi duchi governarono la provincia istriana attraverso un conte, responsabile di mantenere l’ordine interno e di amministrare la giustizia.
Nel 1040, il ducato di Carinzia rimase senza eredi, e l’Istria divenne un margraviato indipendente, sebbene il margravio fosse eletto dall’imperatore. Per i due secoli successivi, il margraviato fu infeudato a potenti famiglie tedesche (come Weimar-Orlamunde, Eppenstein, Sponheim e Andechs), oltre che ai patriarchi di Aquileia.
Esistevano patti tra Venezia e le città costiere dell’Istria, delineando i rapporti tra le due parti: protezione veneziana sul mare e pagamento di un tributo annuo al doge.
Dopo la metà del X secolo, la situazione nell’Alto Adriatico cambiò a causa delle continue scorrerie dei croati e dei narentani. La crisi che colpì lo stato veneziano a seguito della rivolta contro il doge Candiano portò a un’intensificazione dei rapporti tra Capodistria e Venezia. Funzionari veneziani furono presenti nelle sedi politiche istriane per tutelare i mercanti di nazione veneta.
Come funzionava il sistema feudale tedesco?
L’infeudazione in tedesco è chiamata “Belehnung”. Questo termine storico si riferisce al processo in cui una proprietà o un territorio veniva assegnato a un vassallo (spesso un nobile o un signore feudale) da un sovrano o un signore superiore. In questo contesto, essere infeudato a una famiglia tedesca significava che il vassallo riceveva il diritto di governare o amministrare quella terra o proprietà in cambio di servizi militari o altri obblighi verso il sovrano o il signore feudale. Quindi, l’infeudazione era un modo per stabilire una relazione di vassallaggio tra il sovrano e il vassallo, con la famiglia tedesca che deteneva il controllo su quella terra o territorio specifico.
Il feudalesimo è un sistema politico, economico e sociale caratteristico del Medioevo, basato sul meccanismo del vassallaggio.
Vassallaggio. Nel feudalesimo, i signori concedevano terre (feudi) ai vassalli in cambio di servizi militari o altri obblighi. Questi vassalli, a loro volta, potevano avere propri vassalli, creando una gerarchia di fedeltà.
Ereditarietà dei feudi. Nel sistema feudale tedesco, i feudi potevano essere ereditati. Questo significava che se un vassallo moriva, il suo erede avrebbe ereditato la terra e gli obblighi associati.
Struttura sociale. Il feudalesimo organizzava la società in base a rapporti personali di fedeltà. I signori feudali governavano le loro terre, e i vassalli dovevano prestare servizio militare e partecipare alla giustizia locale.
Nel corso del tempo, furono sviluppati testi giuridici che regolavano i rapporti feudali. Ad esempio, il Codice sassone (Sachsenspiegel) di Eike von Repgow nel XIII secolo influenzò il diritto imperiale e altre codificazioni giuridiche.
La storia del ducato di Carinzia in breve
Il Ducato di Carinzia fu uno stato storico dell'Europa centrale, situato tra l'attuale Austria e la Slovenia. La sua storia si può suddividere in tre periodi principali
Il periodo pre-carolingio (500-743)
La Carinzia fu abitata da popolazioni celtiche, romane e slave. Nel VI secolo gli Slavi si stabilirono definitivamente nella regione, fondando il Regno di Carantania. Il regno fu inizialmente indipendente, ma nel 743 fu conquistato dai Franchi.
Il periodo carolingio (743-907)
I Franchi fondarono la Marca di Carinzia, che faceva parte del regno di Baviera. Nel 907 i Franchi furono sconfitti dagli Ungari nella Battaglia di Lechfeld, e la Carinzia passò sotto il controllo degli Ungari.
Istituzione del ducato e il periodo asburgico (976-1918)
Nel 976 il duca di Baviera, Enrico II il Litigioso, fu deposto dall'imperatore Ottone II. Enrico III di Baviera, detto il Giovane, (940 – 5 ottobre 989) fu duca di Carinzia come Enrico I . Nel 995 Adalberone I di Eppenstein divenne margravio mentre nel 1012 fu nominato duca di Carinzia. Successivamente la Carinzia fu assegnata a Enrico II di Babenberg. La dinastia dei Babenberg governò la Carinzia fino al 1268, quando fu sostituita dalla dinastia dei Wittelsbach. Nel 1379 il ducato fu diviso tra le due linee della dinastia dei Wittelsbach, i duchi di Austria e i duchi di Baviera. Nel 1564 la Carinzia fu riunificata sotto il controllo degli Asburgo.
Il ducato di Carinzia fece parte del Sacro Romano Impero fino alla sua dissoluzione nel 1806. In seguito divenne un territorio della corona sotto l'Impero asburgico.
La fine del ducato (1918)
Dopo la prima guerra mondiale l'Impero asburgico fu sciolto. La Carinzia fu assegnata alla nuova Repubblica di Austria, ma una parte della regione, abitata da una maggioranza slovena, fu assegnata alla nuova Jugoslavia.
Oggi la Carinzia è una regione dell'Austria. La lingua ufficiale è il tedesco, ma una parte della popolazione parla anche lo sloveno.
Riferimenti
Ottone II nel Paradisus della basilica vaticana: una sepoltura imperiale di eccezione nella Roma del secolo X, Bullettino dell’istituto storico italiano per il medioevo, 123, 2021
“Imperatori del Sacro Romano Impero: Ottone I” e suoi riferimenti
Storia documentata di Venezia, volume 1 (263)
Francesco di Manzano. Annali del Friuli. Volume 1. 1858
Egidio Ivetic, Istria nel tempo, 2006
Sapere.it, Strutture del sistema feudale
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