Territorio, Economia e Commercio
La vita quotidiana sotto i Longobardi
La situazione economica in Friuli nel trecento
La vita quotidiana contadina nel Friuli dal Medioevo al Risorgimento
Le festività natalizie in Friuli dal Medioevo al Risorgimento
Capodanno in Friuli dal Medioevo al Risorgimento
La mela tra credenze e cucina nella storia regionale
Caso in patellecte (ca. 1450).
Frictelle de poma quadragesimale
Minestra di riso (crès in cite)
Il piatto propiziatorio friulano del Capodanno
Le tradizioni e le superstizioni a Capodanno dal Medioevo al Risorgimento
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La vita quotidiana sotto i Longobardi
“Caso”, cioè formaggio, fritto nelle apposite padelline, da mangiare “dopo pasto et caldo caldo”, secondo le istruzioni di Maestro Martino.
Leggi tutto: Cucina medievale del Friuli: caso in patellecte (ca. 1450).
Le tradizioni natalizie in Friuli tra religione e paganesimo
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A ridosso delle vie di comunicazione sorsero dei castelli.
I castelli possono essere fondamentalmente distinti in due categorie: quelli di “prima generazione”, che sorgono in epoca tardoantica e altomedievale, e quelli di “seconda generazione” databili tra il XII e XV secolo. I primi sorsero lungo le grandi direttive di traffico, nate soprattutto per uso militare mentre diverso è il discorso per i secondi, che sorsero in maniera più capillare sul territorio senza necessariamente rapportarsi alle vie di traffico.
Lungo la fascia della pianura, e con un tragitto da ovest verso est, troviamo due importanti strade: la via Postumia e la via Annia.
La via Postumia, che fu costruita nel 148 a.C. dal console Spurio Postumio Albino, partiva da Genova e attraversava tutta la Gallia Cisalpina fino ad Aquileia.
Le vie dell’altomedioevo: La via Postumia – la Stradalta
La via Annia era la via consolare più importante: collegava Aquileia con Roma e deve il nome al pretore T. Annius Cuscus. Fu costruita intorno alla metà del II secolo a.C. ed è descritta dalla Tabula, dall’itinerarium Antonini e dall’Itinerarium Burdigalese.
Le vie dell’altomedioevo: La via Annia
Un’altra strada sempre citata dalla Tabula Peutingeriana e dagli Itinerarium è quella che collegava Aquileia con Lubjana (Emona).
Le vie dell’altomedioevo: da Aquileia a Julia Emona.
Tra Ravenna e Aquileia, accanto ai percorsi stradali, si sviluppò fin dai tempi antichi un sistema di comunicazione che sfruttava le rotte fluviali e lagunari
Le vie dell’altomedioevo: la rotta per l’Istria.
Da Forum Iulii partiva anche una strada di collegamento alla via che univa Aquileia a Iulia Emona
Le vie dell’altomedioevo: da Aquileia a Forum Iulii
Fin da tempi antichissimi, lungo le principali valli alpine si sono spontaneamente sviluppati itinerari che permettevano di attraversare le aree montane seguendo percorsi più agevoli con pendenze e asperità minori.
Le vie dell’altomedioevo: lungo le valli dei fiumi Idria e Isonzo
Le vie dell’altomedioevo: da Lubiana lungo il fiume Sava
La strada romana che da Aquileia portava al Norico, convenzionalmente denominata "via Iulia Augusta", seguiva un percorso già frequentato e conosciuto fin dalla preistoria
Le vie dell’altomedioevo: la via Iulia Augusta per il Norico
Il vino è la bevanda storicamente più diffusa nelle culture eurasiatiche dell’antichità. La sua presenza presso tutte le grandi civiltà del passato fa sì che la sua origine storica sia talmente dibattuta da farne prevalere l’origine mitologica.
La cultura contadina della nostra regione è legata fortemente alla cultura del vino.
Il vino: dagli albori alla fine dell’impero romano
Il vino nell’Alto Medioevo, al tempo dei barbari
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