Si suppone che la fortificazione sia stata fondata nel 373, in occasione di un ripristino voluto da Valentiniano I del tracciato viario che conduceva, lungo il torrente Bût, al passo di Monte Croce Carnico
Si suppone che la fortificazione sia stata fondata nel 373, in occasione di un ripristino voluto da Valentiniano I del tracciato viario che conduceva, lungo il torrente Bût, al passo di Monte Croce Carnico
Il colle, il cui toponimo significativamente indica “macerie”, domina la confluenza tra i fiumi Bût e Tagliamento, ma soprattutto domina la strada che dal passo di Monte Croce Carnico scende in pianura. Il colle Mazeit, alto 495 metri, si erge al margine nord-est dell’altopiano di Verzegnis con un lato esposto verso il fiume: questo lato e da considerare inaccessibile a causa degli impervi dirupi che lo caratterizzano.
Si suppone che la fortificazione sia stata fondata nel 373, in occasione di un ripristino voluto da Valentiniano I del tracciato viario che conduceva, lungo il torrente Bût, al passo di Monte Croce Carnico
La torre, quindi, che rientrava nel sistema di fortificazioni sorte a difesa dei valichi dell'arco alpino orientale, aveva un importantissimo compito di controllo: sulla vallata superiore del Tagliamento (dove Invillino e Raveo completavano la difesa), sullo sbocco meridionale della via Julia Augusta che conduceva a Iulium Carnicum e nel Norico, sui passaggi verso la pianura friulana.
La torre di forma planimetrica quasi quadrata avente superficie interna di circa 35 m² probabilmente distrutta tra il 1150 e il 1270 con conseguente distruzione dell'edificio.
Alcuni scavi hanno permesso di verificare che la torre è stata costruita o ristrutturata nel VI secolo d.C., probabilmente in epoca bizantina, sopra delle preesistenze. Inoltre sono state trovate le tracce di un insediamento che risalgono al 3600-3400 a.C.
A sud ovest della torre, un pianoro, situato a quota inferiore, ospitava delle strutture insediative. Si può ipotizzare un utilizzo di tipo residenziale per la fortificazione: accanto ai reperti di funzione unicamente militare, ve ne sono anche altri che presuppongono attività economiche di autosostentamento come una macina, e altri riconducibili ad attività attribuite all’ambito femminile (fusarola, pettine per cardare), ed altri ancora che riportano ad un ambiente domestico (stoviglie e utensili). La fine della fortezza e degli edifici annessi avvenne repentinamente: lo scavo stratigrafico ha portato in luce tracce di un violento incendio e di crolli.
Localizzazione delle fortificazioni sul Colle Mazeit. Clicca sull’immagine per ingrandire
Colle Mazeit, vivereverzegnis.it
William Sambo, Le fortificazioni tardo antiche in Friuli e e ricerche sul castrum Nemas, tesi di laurea, Università degli Studi di Udine, 2017/2018
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