La Grande Cometa e le paure che essa provocò. Nel 1916 uscirono due film che avevano come argomento la fine del mondo causata da una cometa

Nel 1910 ci fu il passaggio della “Grande Cometa”, la cometa di Halley.

Nel 1910 il passaggio della cometa di Halley fece notizia in quanto per la prima volta furono fatte delle fotografie ed il suo passaggio fu molto ravvicinato alla Terra permettendo spettacolari vedute.  Il 13 gennaio di quell'anno, Tolstoj scrisse in merito nel Diario:

“La cometa sta per catturare la Terra, annientare il mondo, e distruggere tutte le conseguenze materiali della mia attività e delle attività di tutti. Ciò prova che tutte le attività materiali, e le loro presunte conseguenze materiali, sono prive di senso. Solo ha un senso l'attività spirituale... “

 

Verso la fine di gennaio del 1910 ci furono delle piogge intense a Parigi. Ci furono delle gravi inondazioni che misero in ginocchio alcuni quartieri della città.

Parte della gente incolpò la cometa. Un illustre astronomo del tempo disse che ci può essere una parte di verità:

Perquanto lontane siano le comete non è impossibile che le loro immense code, misuranti più di venti o venticinque milioni di leghe, abbiano qualche influenza sulla nostra atmosfera. L’ipotesi che una cometa possa turbare l’atmosfera del nostro pianeta, e provocare lunghe piogge, causare gravi inondazioni e piene subitanee, non è assurda,come può sembrare a prima vista

 

 

 

A maggio la cometa si allontanò

 

 

E’ certo che questo evento lasciò un segno e nel 1916 uscirono due film che avevano come argomento la fine del mondo causata da una cometa.

 

 

Il cortometraggio americano “The Comet's Comeback” racconta di un astronomo che osserva con preoccupazione l'avvicinarsi di una cometa alla Terra e sfogliando carte polverose, si convince che si tratta dello stesso corpo celeste avvistato mille anni prima da un antico sapiente il quale ne aveva predetto il ritorno facendolo coincidere con la fine del mondo. Dal suo osservatorio, l'uomo comincia a registrare i segni dell'imminente catastrofe: i gas che si sprigionano dalla cometa colpiscono i centri nervosi degli uomini e ne rallentano in rapida progressione le reazioni e i movimenti. Mentre la città comincia inesorabilmente a fermarsi, all'astronomo si pone il dilemma di salvare se stesso, la propria figlia e il suo fidanzato.

 

Lo stesso anno esce il film danese “Verdens Undergang”, il primo film che parla di “Fine del Mondo”

West, caposquadra della miniera, ha due figlie, la bionda Edith e la bruna Dina. Edith si innamora del marinaio Reymers, mentre Dina scappa con il capitalista senza scrupoli Stoll. Quando si sparge la voce che una cometa è in rotta di collisione con la Terra, Stoll sfrutta la situazione per fare quattrini sul mercato azionario. Alla vigilia dell’impatto con la cometa, raduna poi gli amici per una grande orgia, ma gli operai infuriati assaltano la sua bella villa, istigati dal fidanzato respinto di Dina. Questi, Stoll e la ragazza, muoiono. Dal cielo piove fuoco ed i mari sommergono la terra. Il pianeta è in rovina. Sopravvivono solo in due, Edith e Reymers: il film si conclude con il loro miracoloso ricongiungimento.

Ispirato alla paura suscitata nel 1910 dalla cometa di Halley, questo film era chiaramente rivolto al pubblico del periodo bellico, in cui il vecchio ordine stava venendo meno.

Creare le scene apocalittiche fu una vera sfida. La tecnologia degli effetti speciali era pressoché inesistente e le risorse finanziarie non erano illimitate, ma le scene del cataclisma sono sorprendentemente efficaci.

 

 

Il film “Verdens Undergang

 

 

 

 

La Stampa, 1 febbraio 1910

La Stampa, 18 gennaio 1910

LaStampa, 20 maggio 1910

 

 

 

 

 

 

 

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