Il piano d'azione dell’Europa per l'economia circolare: il Green Deal europeo

La Commissione europea ha adottato una serie di proposte per trasformare le politiche dell'UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità in modo da ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

 

C'è un solo pianeta Terra, ma entro il 2050 il mondo consumerà come se ce ne fossero tre. 

Si prevede che il consumo globale di materiali come biomasse, combustibili fossili, metalli e minerali raddoppierà nei prossimi quarant'anni, mentre la produzione annuale di rifiuti dovrebbe aumentare del 70% entro il 2050.

Poiché la metà delle emissioni totali di gas a effetto serra e oltre il 90% della perdita di biodiversità e dello stress idrico provengono dall'estrazione e dalla lavorazione delle risorse, il Green Deal europeo  ha lanciato una strategia concertata per un'economia climaticamente neutra, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva. Il potenziamento dell'economia circolare dai protagonisti agli attori economici tradizionali darà un contributo decisivo al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

Per realizzare questo progetto ambizioso, l' UE deve accelerare la transizione verso un modello di crescita rigenerativa e verso il mantenimento del consumo di risorse entro i confini planetari. 

Questa transizione progressiva ma irreversibile verso un sistema economico sostenibile è una parte indispensabile della nuova strategia industriale dell'UE.

L'economia circolare deve fornire prodotti di alta qualità, funzionali e sicuri, che sono efficienti ed economici, durano più a lungo e sono progettati per il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio di alta qualità. 

E’ necessario progettare prodotti sostenibili. Fino all'80% dell'impatto ambientale dei prodotti viene determinato nella fase di progettazione, il modello lineare di "prendere-fare-utilizzare-smaltire" non fornisce ai produttori incentivi sufficienti per rendere i loro prodotti più circolari . Molti prodotti si rompono troppo rapidamente, non possono essere facilmente riutilizzati, riparati o riciclati e molti sono esclusivamente monouso. 

Meno sprechi, più valore

Nonostante gli sforzi a livello dell'UE e nazionale, la quantità di rifiuti generati non sta diminuendo. La produzione annuale di rifiuti da tutte le attività economiche nell'UE ammonta a 2,5 miliardi di tonnellate, o 5 tonnellate pro capite all'anno, e ogni cittadino produce in media quasi mezza tonnellata di rifiuti urbani.

Il riciclaggio di alta qualità si basa su una raccolta differenziata efficace dei rifiuti. E’ necessario realizzare alcuni aspetti importanti:

  • sostenere lo sviluppo di soluzioni per lo smistamento di alta qualità e la rimozione di contaminanti dai rifiuti , compresi quelli derivanti da contaminazioni accidentali;
  • sviluppare metodologie per minimizzare la presenza di sostanze che pongono problemi nei materiali riciclati e negli articoli da essi realizzati ;
  • cooperare con l'industria per sviluppare dei sistemi in grado di monitorare e gestire le le sostanze pericolose; 
  • migliorare la classificazione e la gestione dei rifiuti pericolosi in modo da mantenere flussi di riciclaggio puliti.

E’ necessario tener presente che le materie prime secondarie devono affrontare una serie di sfide nella competizione con le materie prime primarie per motivi non solo legati alla loro sicurezza, ma anche alle loro prestazioni, disponibilità e costi.

L’incentivo al riciclaggio aiuterà a modificare il mercato globale dei rifiuti. Nell'ultimo decennio, milioni di tonnellate di rifiuti europei sono state esportate in paesi extra UE, spesso senza una sufficiente considerazione del corretto trattamento dei rifiuti. In molti casi, le esportazioni di rifiuti comportano sia impatti negativi sull'ambiente e sulla salute nei paesi di destinazione, sia una perdita di risorse e opportunità economiche per l'industria del riciclaggio nell'UE. Le recenti restrizioni all'importazione introdotte da alcuni paesi terzi hanno messo in luce l'eccessiva dipendenza dell'UE dal trattamento dei rifiuti stranieri, ma hanno anche mobilitato l'industria del riciclaggio per aumentare la sua capacità e aggiungere valore ai rifiuti nell'UE.

Circolarità come prerequisito per la neutralità climatica

Per raggiungere la neutralità climatica, è necessario rafforzare le sinergie tra circolarità e riduzione delle emissioni di gas serra. E’ importante:

  • analizzare come misurare in modo sistematico l' impatto della circolarità sulla mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici ;
  • migliorare gli strumenti di modellizzazione per cogliere i vantaggi dell'economia circolare sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra;

Oltre a ridurre le emissioni di gas serra, il raggiungimento della neutralità climatica richiederà anche che il carbonio venga rimosso dall'atmosfera, utilizzato nella nostra economia senza essere rilasciato e conservato per periodi di tempo più lunghi. La rimozione del carbonio può essere basata sulla natura, anche attraverso il ripristino degli ecosistemi, la protezione delle foreste, il rimboschimento, la gestione sostenibile delle foreste e il sequestro dell'agricoltura del carbonio, o basata su una maggiore circolarità, ad esempio attraverso lo stoccaggio a lungo termine nelle costruzioni in legno, il riutilizzo e lo stoccaggio del carbonio in prodotti come la mineralizzazione nei materiali da costruzione.

La transizione all'economia circolare deve essere sistemica, profonda e trasformativa, in tutti i paesi mondiali. 

Che cos’è il New European Bauhaus

Il New European Bauhaus porta una dimensione culturale e creativa al Green Deal europeo, con l'obiettivo di dimostrare come l'innovazione sostenibile offra esperienze tangibili e positive nella nostra vita quotidiana.

Nel gennaio 2021 è stata avviata la fase di co-progettazione del New European Bauhaus per identificare e pensare a soluzioni estetiche, sostenibili e inclusive per i nostri spazi abitativi e contribuire a realizzare il Green Deal europeo. 

Il movimento si ispira anche a luoghi e progetti belli, sostenibili e inclusivi esistenti in Europa. I primi New European Bauhaus Prizes celebrano questi risultati, assegnando premi in dieci categorie, da "prodotti e stile di vita", a "luoghi reinventati per incontrarsi e condividere".

La transizione all'economia circolare deve essere sistemica, profonda e trasformativa, in tutti i paesi mondiali. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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