Riscaldamento globale di 1,5°C
In rapporto dell'IPCC sugli impatti del riscaldamento globale di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali e relativi percorsi globali di emissione di gas serra, nel contesto del rafforzamento della risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico, sviluppo sostenibile e gli sforzi per sradicare la povertà
Considerando che gli impatti osservati finora sono per un riscaldamento globale inferiore a 1,5° C (cioè per un riscaldamento globale massimo di 0,87°C nel decennio 2006-20015), informazioni dirette sugli impatti di un riscaldamento globale maggiore di 1,5°C non sono ancora disponibili.
Gli approcci per prevedere le possibili conseguenze sono molteplici. Le previsioni si possono basare su esperimenti di laboratorio o sul campo che forniscono utili informazioni sull'effetto di alcuni fattori (ad esempio l’aumento dei gas serra). Un altro approccio è quello di trarre conclusioni dai climi del passato combinati con la modellizzazione delle relazioni tra fattori climatici e sistemi naturali.
Si prevede che un riscaldamento globale di 1,5°C implica delle temperature medie più calde rispetto al periodo preindustriale in quasi tutte le località, sia terrestri che oceaniche.
Inizialmente l’incremento delle temperature si hanno soprattutto sulle terre emerse Però, un riscaldamento di 2°C coinvolgerebbe in modo consistente anche i mari.
Il più alto riscaldamento si osserva alle alte latitudini settentrionali.
Le proiezioni per le precipitazioni sono più incerte, ma le previsioni evidenziano aumenti significativi delle precipitazioni medie alle alte latitudini dell'emisfero settentrionale
Si prevede che ci sarà una diminuzione, a livello globale, del numero di giorni e notti fredde e un aumento del numero di giorni e notti caldi su scala globale. I cambiamenti più consistenti sono previsti in Nord America, Europa e Australia.
Complessivamente, gli aumenti di temperatura più consistenti si verificheranno in molte regioni densamente popolate. Alcuni studiosi hanno concluso, sulla base di uno studio di modellizzazione, che il 13,8% della popolazione mondiale sarà esposta a forti ondate di calore almeno una volta ogni 5 anni se il riscaldamento globale è di 1,5°C, con un aumento triplo (36,9%) se il riscaldamento globale è di 2°C, cioè una differenza di circa 1,7 miliardi di persone.
In sintesi, un riscaldamento di 2°C contro 1,5°C porta a radiazioni più frequenti e più intense in tutte le regioni terrestri, nonché a periodi di caldo più lunghi, che interesseranno molte regioni densamente popolate.
I più alti livelli di riscaldamento per le giornate estremamente calde si verificheranno nell'America settentrionale centrale e orientale, nell'Europa centrale e meridionale, nel Mediterraneo, nell'Asia occidentale e centrale e nell'Africa meridionale.
Le notti più fredde alle alte latitudini si scalderanno di almeno 1,5°C.
Variazioni previste a 1,5 ° C rispetto a 2 ° C nelle precipitazioni regionali
Alcune regioni mostrano cambiamenti sostanziali nelle precipitazioni medie se il riscaldamento globale passa da 1,5°C a 2°C, in particolare si prevede una diminuzione delle precipitazioni nell'area mediterranea, tra cui l'Europa meridionale, la penisola arabica e l'Egitto.
Sull'Africa tropicale si prevede che le precipitazioni medie non mostreranno una variazioni significativa a causa di due fenomeni compensatori: (a) il numero di giorni di pioggia diminuisce mentre aumenta l'intensità delle precipitazioni, e (b) la stagione delle piogge si verifica più tardi durante l'anno con meno precipitazioni all'inizio dell'estate e maggiori precipitazioni a fine estate.
Ci sarà un forte aumento delle precipitazioni sull'Europa centrale e settentrionale in inverno e solo in Europa settentrionale in estate. Inoltre si prevede una diminuzione delle precipitazioni in Europa centrale e meridionale in estate, con variazioni che raggiungeranno il 20%.
Probabilmente il sistema monsonico si rafforzerà con un aumento della area coinvolta e l’intensità, nello stesso tempo la circolazione dei monsoni si indebolirà.
Le osservazioni e le proiezioni per la precipitazione media e l’intensità sono meno affidabili rispetto alla variazione delle temperature medie.
Vi è una tendenza globale verso l’aumento delle precipitazioni soprattutto sulle terre alle alte latitudini (Alaska/Canada occidentale, Canada orientale/Groenlandia/Islanda, Nord Europa, Asia settentrionale) e ad alta quota (Altopiano del Tibet), nonché in Asia orientale (compresa la Cina e il Giappone) e nell'America settentrionale orientale.