Nel 600 a.C i celti di Segoveso iniziarono a popolare le Alpi Carniche

 L’arrivo dei Celti e la diffusione dei Carni nel territorio friulano

Nel 600 a.C. i Celti di Segoveso iniziarono a popolare le Alpi Carniche.

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L’arrivo dei Celti e la diffusione dei Carni nel territorio friulano

   Chi erano i Carni

   Un esercito  di Celti  raggiunse l’Italia

   I Cenomani entrano in Italia



Chi erano i Carni

I Carni sono di origine celtica e anticamente occupavano il territorio che abbracciava la Carinzia, il Carso e la Carniola (l’attuale Slovenia). Inoltre confinavano con i Veneti che vivevano nelle zone pianeggianti.

I popoli Carni che traevano la loro origine celtica dalla Provincia di Chartres, dove i Celti prosperavano da tempi antichissimi.

Ben presto i Carni entrarono in contatto con i Veneti, con gli Histri, i Liburni e i Giapidi che avevano dato vita alla Cultura dei castellieri, nonché probabilmente con gli autoctoni Reti.

Un esercito  di Celti  raggiunse l’Italia

Nel 600 a.C. al tempo di Tarquino Prisco,  un esercito  di Celti  raggiunse l’Italia.

SEGOVESO, nipote del re Ambigato e fratello di Belloveso, secondo il racconto di Livio, partì dalla terra dei Biturigi (attuale regione di Bordeaux), ormai divenuta insufficiente per sfamare tutta la popolazione, si diresse verso la Selva Ercinia (verso l’attuale Germania), seguendo gli auspici divini. Al suo seguito aveva una moltitudine (circa 130.000 persone), pronta ad iniziare il grande viaggio verso una nuova e ricca terra. Con Segoveso vi erano indovini, sacerdoti e bardi.

Al contrario, suo fratello Belloveso che aveva portato con sé la parte guerriera della tribù, prese subito la direzione verso la pianura italiana e fondò, in mezzo alla pianura, Mediolanum.

Era l'epoca in cui i popoli gallici iniziavano ad espandersi in quanto la popolazione stava aumentando troppo: in tal caso, i più giovani, quelli che non avevano ricchezze, ed i più deboli, erano le prime categorie sociali destinate ad abbandonare la tribù per cercare miglior fortuna altrove.

Fu proprio in questi periodo che i Celti di Segoveso iniziarono a popolare le Alpi Carniche. Era gente bellicosa ma di gran cuore e seppero mantenere la libertà per oltre 500 anni. 

Livio descrive la migrazione in  Ab Urbe condita

Durante il regno di Tarquino Prisco a Roma , i Celti –che sono uno dei tre ceppi etnici della Gallia – si trovavano sotto il dominio dei Biturigi i quali fornivano un re al popolo celtico. Il quel tempo il re in caricaera Ambigato, uomo potentissimo per valore e ricchezza tanto personale quanto dell’intero paese, perché sotto il suo regno la Gallia raggiunse un tale livello di abbondanza agricola e di popolosità da sembrare che una tale massa di individui la si potesse governare a mala pena. E siccome Ambigato era ormai avanti negli anni e desiderava alleviare il proprio regno da quell’eccesso di presenze, annunciò che avrebbe inviato Belloveso e Segoveso, i due intraprendenti figli di sua sorella, a trovare quelle sedi che gli dei avrebbero loro indicato come appropriate.(Livio, Ab Urbe condita, lib. V, 34)

La sorte assegnò a Segoveso la regione della selva Ercinia, mentre a Belloveso gli dei gli concedevano un percorso più agevole, e cioè la strada verso l’Italia.(Livio, Ab Urbe condita, lib. V, 34)

Ercinia. Nome di origine celtica designante presso gli scrittori romani la catena di monti boscosi a oriente del Reno e a nord dell'alto Danubio

I Cenomani entrano in Italia

Erano originari della regione attorno all'attuale città di Le Mans (il Maine), a ovest dei Carnuti tra Senna e Loira.

Nel 394 a.C., i Galli Cenomani che stazionavano tra la Senna e la Loira entrarono in Italia. Elitovio si impadronì del bresciano, del cremonese, del mantovano e della Carniola ossia di tutta la zona collocata tra il Friuli, la Carinzia, la Stiria, la Croazia e l'Istria.

«[…] Subito dopo, un'altra ondata di Galli – questa volta Cenomani guidati da Etitovio – seguì le orme dei predecessori e, dopo aver valicato le Alpi nello stesso punto con l’appoggio di Belloveso, si andò a stanziare là dove oggi si trovano le città di Brescia e Verona(Livio, Ab Urbe condita, lib. V, 35)

La storiografia moderna appoggia la teoria per la quale i Cenomani si stanziarono sul monte Cidneo (vicino a Brescia)

 Popoli antichi.

Popoli antichi. Clicca sula figura per ingrandire

 

 Le migrazioni dei popoli celti

Le migrazioni dei popoli celti

GrassiNiccolo Notizie Storiche della Provincia della Carnia1782.

LirutiGianGiuseppe Notizie delle Cose del Friuli secondo i tempi Vol. 11777.

ManzanoFrancescodi Annali del Friuli ossia raccolta delle cose storiche appartenenti a questa regione Vol. I1858.

 

 



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