L'inquinamento atmosferico è una minaccia globale

 

L'inquinamento atmosferico è una minaccia globale che porta a grandi impatti sulla salute umana e sugli ecosistemi.

L'inquinamento atmosferico è attualmente il rischio ambientale più importante per la salute umana ed è percepito, dopo il cambiamento climatico,  come la seconda maggiore preoccupazione ambientale per gli europei. Inoltre, per i cittadini, i problemi legati alla scarsa qualità dell'aria, come malattie respiratorie, malattie cardiovascolari, asma e allergie, sono considerati un problema molto grave.

Per ridurre l'inquinamento atmosferico e i suoi impatti è necessario conoscere bene la provenienza, come gli inquinanti vengono trasportati e trasformati nell'atmosfera, di come la composizione chimica dell'atmosfera cambia nel tempo e di come gli inquinanti influenzano l'uomo, gli ecosistemi, il clima e di conseguenza la società e l'economia.

Gli effetti dell’inquinamento dell’aria sull’uomo

L'inquinamento atmosferico è una delle principali cause di morte prematura e malattia ed rappresenta il maggior rischio per la salute ambientale in Europa.  

L’inquinamento atmosferico è responsabile di circa 400000 morti a seguito dell'esposizione al PM2,5 (particolato con un diametro di 2,5 μm o inferiore). Le malattie cardiache e l'ictus sono le ragioni più comuni di morti premature attribuibili all'inquinamento atmosferico, seguite da malattie polmonari e cancro ai polmoni.

Inoltre, l'esposizione a breve e lungo termine all'inquinamento atmosferico può portare ad una riduzione della funzionalità polmonare, infezioni respiratorie e asma. L'esposizione materna all'inquinamento atmosferico è associata a impatti negativi sulla fertilità, gravidanza. Esistono anche prove che l'esposizione all'inquinamento atmosferico è associata al diabete di tipo 2 e può essere collegata a obesità, infiammazione sistemica, malattia di Alzheimer e demenza.

Gli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute dipendono non solo dall'esposizione ma anche dalla suscettibilità delle persone.

La suscettibilità agli impatti dell'inquinamento atmosferico può aumentare a causa dell'età, di condizioni di salute preesistenti o di comportamenti particolari, come dieta, attività fisica e fumo.

Nel 2018 è stato riconosciuto che l'inquinamento domestico e dell'aria degli ambienti chiusi come uno dei principali fattori di rischio per malattie non trasmissibili, insieme a diete malsane, fumo di tabacco, uso dannoso di alcol e inattività fisica. La maggior parte degli inquinanti atmosferici esterni penetra nelle nostre case, nel lavoro e nelle scuole e può reagire con gli inquinanti atmosferici interni.

 Fonti di inquinamento dell’aria in casa.

Gli europei trascorrono la maggior parte del loro tempo (oltre il 90%) in ambienti chiusi, l'esposizione all'inquinamento atmosferico interno (comprese le sostanze chimiche) è un fattore di rischio per la salute molto importante che deve essere controllato e ridotto.

Gli effetti dell’inquinamento dell’aria sugli ecosistemi

L'inquinamento atmosferico ha diversi impatti ambientali importanti e può influenzare direttamente gli ecosistemi naturali e la biodiversità. Ad esempio, le emissioni di ossidi di azoto (NOX) e di ammoniaca (NH3) interrompono gli ecosistemi terrestri e acquatici introducendo quantità eccessive di nutrienti azotati. Ciò porta all'eutrofizzazione, che è un eccesso di offerta di nutrienti che può portare a cambiamenti nella diversità delle specie e all'invasione di nuove specie. Gli NOX, insieme all'anidride solforosa (SO2), contribuiscono anche all'acidificazione di suoli, laghi e fiumi, provocando la perdita di biodiversità. Infine, l'ozono troposferico (O3) danneggia le colture agricole, le foreste e le piante riducendone i tassi di crescita e le rese e ha impatti negativi sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici.

 

Gli effetti dell’inquinamento dell’aria sul cambiamento climatico

L'inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico si intrecciano. Diversi inquinanti atmosferici sono anche forzanti del clima, che hanno un potenziale impatto sul clima e sul riscaldamento globale a breve termine. 

L'O3 troposferico e il particolato carbonioso, un costituente del PM, sono esempi di inquinanti atmosferici che sono forzanti climatici di breve durata e che contribuiscono direttamente al riscaldamento globale. Altri componenti del PM, come il carbonio organico, l'ammonio (NH4+), il solfato (SO42–) e il nitrato (NO3), hanno un effetto di raffreddamento.

Inoltre, anche il metano (CH4), un potente gas serra, contribuisce alla formazione di O3 a livello del suolo. I cambiamenti nei modelli meteorologici dovuti al cambiamento climatico possono alterare il trasporto, la dispersione, il deposito e la formazione di inquinanti atmosferici nell'atmosfera e temperature più elevate porteranno a una maggiore formazione di O3.

Poiché i gas a effetto serra e gli inquinanti atmosferici condividono le stesse principali fonti di emissione, i potenziali benefici possono derivare dalla limitazione delle emissioni dell'uno o dell'altro.

 

Le principali fonti dell’inquinamento dell’aria

Le politiche volte a ridurre gli inquinanti atmosferici potrebbero aiutare a mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei due gradi. Inoltre, le politiche climatiche volte a ridurre la combustione di combustibili fossili o ridurre le emissioni di particolati carboniosi e CH4 contribuiscono a mitigare i danni dell'inquinamento atmosferico alla salute umana e all'ambiente.

 

Gli effetti dell’inquinamento dell’aria sugli edifici e il patrimonio culturale

L'inquinamento atmosferico può danneggiare materiali, edifici e opere d'arte, compresi gli edifici culturalmente più significativi. L'impatto dell'inquinamento atmosferico sui materiali del patrimonio culturale è una seria preoccupazione, perché può portare alla perdita di parti della storia e della cultura europee. I danni includono corrosione (causata da composti acidificanti), biodegradazione e sporcizia (causata da particelle), alterazione e sbiadimento dei colori (causati da O3).

 

Impatti economici dell’inquinamento dell’aria

Gli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute, sui raccolti e sui raccolti forestali, sugli ecosistemi, sul clima e sull'ambiente edificato comportano notevoli costi di mercato e non. I costi di mercato dell'inquinamento atmosferico includono la riduzione della produttività del lavoro, la spesa sanitaria aggiuntiva e le perdite di resa dei raccolti e delle foreste.

I costi non di mercato sono quelli associati all'aumento della mortalità e della morbilità (ossia il numero dei casi di malattia registrati in una comunità), al degrado della qualità dell'aria e dell'acqua e di conseguenza alla salute degli ecosistemi e ai cambiamenti climatici.

Un recente studio dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sull'impatto dell'inquinamento atmosferico sull'attività economica di mercato in Europa  ha stimato che una diminuzione di 1 μg/m3 della concentrazione media annuale di PM2,5 aumenterebbe Il prodotto interno lordo (PIL) dell'Europa dello 0,8%.

Focus sugli inquinanti più comuni

PM10 sta per particolato con un diametro di 10µm o meno. I PM10 sono emessi principalmente dalla combustione di combustibili per il riscaldamento domestico, ma sono importanti anche le attività industriali, l'agricoltura e il trasporto su strada. Alcuni provengono anche da fonti naturali come il sale marino o la polvere del Sahara e alcuni si formano nell'atmosfera dalla combinazione di diversi gas.

PM2,5 sta per particolato con un diametro di 2,5µm o meno. Queste particelle sono emesse principalmente dalla combustione di combustibili per riscaldamento domestico, attività industriali e trasporto su strada. Come per il PM10, possono anche provenire da fonti naturali e possono formarsi nell'atmosfera. Le emissioni agricole di ammoniaca contribuiscono in modo significativo alla formazione di particolato nell'atmosfera.

L'ozono (O3) è un inquinante che si forma nell'atmosfera quando il calore e la luce provocano reazioni chimiche tra ossidi di azoto e composti organici volatili (VOC), compreso il metano. Le emissioni di questi gas provengono da fonti antropiche e, nel caso dei VOCs, anche biogene. L'ozono viene anche trasportato in Europa da altre parti dell'emisfero settentrionale e dall'alta atmosfera. La meteorologia gioca un ruolo importante nella formazione dell'inquinamento atmosferico e nella variazione interannuale delle concentrazioni, e questo effetto è particolarmente significativo per l'ozono.

La principale fonte di biossido di azoto (NO2) è il trasporto su strada, che emette NO2 vicino al suolo, principalmente in aree densamente popolate, contribuendo all'esposizione della popolazione. Altre importanti fonti sono i processi di combustione nell'industria e l'approvvigionamento energetico.

Il benzopirene (BaP) è un inquinante cancerogeno emesso principalmente dalla combustione di carbone e legna per riscaldamento e, in misura minore, dalla combustione di rifiuti agricoli.

 

Fonte: EEA report, Air quality in Europe — 2020 report