L'intricata relazione tra sviluppo urbano e sostenibilità.
L'intricata relazione tra sviluppo urbano e sostenibilità. Man mano che la popolazione mondiale diventa sempre più urbanizzata, le città affrontano sfide senza precedenti legate al cambiamento climatico, all'esaurimento delle risorse e alla disuguaglianza sociale.
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Il rapporto tra sviluppo sostenibile e sviluppo urbano è cruciale nel dibattito contemporaneo. Le città, come centri di attività economiche, sociali e culturali, influenzano significativamente l’ambiente e le risorse naturali. Allo stesso tempo, affrontano sfide urgenti come i cambiamenti climatici, la gestione dei rifiuti, l’inquinamento e la disuguaglianza sociale.
La sostenibilità può essere vista da due prospettive: sostenibilità debole e sostenibilità forte. La prima suggerisce che il capitale naturale può essere sostituito dal capitale creato dall’uomo, mentre la seconda sottolinea l’insostituibilità dei sistemi naturali. Inoltre, il concetto di sostenibilità dei sistemi complessi mette in luce l’interconnessione tra fattori sociali, economici e ambientali all’interno degli ecosistemi urbani.
È essenziale adottare soluzioni sostenibili, specialmente in un contesto di cambiamento climatico e scarsità di risorse. Le città giocano un ruolo chiave nelle emissioni globali di gas serra e hanno il potenziale per attuare interventi urbani che possano mitigare il cambiamento climatico.
Che cosa si intende per "sostenibilità"?
La sostenibilità è un concetto ampio e multidimensionale che si riferisce alla capacità di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i propri.
Dal punto di vista economico si intende una crescita economica che sia inclusiva e che non esaurisca le risorse naturali. Contemporaneamente ci deve essere una equità sociale (ossia miglioramento della qualità della vita per tutti) e ambientale (ossia gestire le risorse naturali in modo da mantenere in equilibrio gli ecosistemi)
Esiste anche una interpretazione più recente della sostenibilità più esigente chiamata sostenibilità forte
La Sostenibilità cosiddetta "forte" rappresenta una visione della problematica meno ottimista nei confronti dell'intervento umano e non considera sostituibile il capitale naturale perduto con uno stock di capitale artificiale. In quest'ottica il capitale naturale deve essere costante nel tempo, senza possibilità di compensazioni.
La sostenibilità forte si contrappone e quella debole . Nella debole le risorse naturali possono essere sostituite da un capitale artificiale o tecnologico. Ad esempio, l’uso di tecnologie per la cattura del carbonio per compensare le emissioni di gas serra
In pratica c’è l’assunzione secondo cui il capitale prodotto dall’uomo può sostituire il capitale naturale e i servizi forniti dagli ecosistemi
Infine esiste la Sostenibilità dei Sistemi Complessi. Questo approccio considera la sostenibilità come una caratteristica emergente da sistemi complessi, dove le interazioni tra componenti sociali, economiche e ambientali sono dinamiche e interconnesse. Ci si focalizza sulla resilienza e sulla capacità di adattamento dei sistemi per mantenere l’equilibrio.
Le componenti di un sistema complesso sono strettamente interconnesse. Un cambiamento in una parte del sistema può avere effetti a catena su altre parti .
Ad esempio la Città è un sistema complesso. Le città che integrano trasporti pubblici efficienti, spazi verdi, gestione dei rifiuti e politiche di inclusione sociale sono esempi di sistemi complessi sostenibili.
Perché le soluzioni sostenibili sono importanti oggi?
Le soluzioni sostenibili sono cruciali oggi per diverse ragioni fondamentali.
Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Le emissioni di gas serra stanno causando un aumento delle temperature globali, con effetti devastanti come l’innalzamento del livello del mare, eventi meteorologici estremi e perdita di biodiversità. Soluzioni sostenibili, come l’adozione di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni, sono essenziali per mitigare questi impatti.
Le risorse naturali, come acqua, minerali e combustibili fossili, sono limitate. L’uso eccessivo e non sostenibile di queste risorse può portare al loro esaurimento, compromettendo la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni
Le disuguaglianze sociali ed economiche sono in aumento in molte parti del mondo. Le soluzioni sostenibili mirano a creare società più eque, garantendo accesso a servizi di base come istruzione, sanità e lavoro dignitoso per tutti
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’ONU, adottati nel 2015, forniscono un quadro globale per affrontare queste sfide. I 17 obiettivi includono la lotta alla povertà, la protezione del pianeta e la garanzia di prosperità per tutti entro il 2030. Questi obiettivi promuovono un approccio integrato che considera le dimensioni economiche, sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile.
Le soluzioni sostenibili ci aiutano a vivere in armonia con il pianeta, preservando le risorse naturali e migliorando la qualità della vita per tutti
I Compromessi tra Sostenibilità Debole e Sostenibilità Forte: Un'Analisi
La sostenibilità è un concetto fondamentale nella gestione delle risorse naturali e nella protezione dell'ambiente. Tuttavia, esistono due approcci distinti a questo problema: la sostenibilità debole e quella forte. Questi due modelli presentano compromessi significativi e sono applicabili in contesti differenti a seconda delle esigenze e degli obiettivi ambientali ed economici.
La sostenibilità debole si basa sull'assunzione che le risorse naturali e quelle artificiali siano sostituibili. In altre parole, il capitale naturale (le risorse della Terra) può essere compensato con capitale artificiale (tecnologia, infrastrutture). L'obiettivo principale di questo approccio è mantenere costante la somma totale del capitale, naturale e artificiale, permettendo di utilizzare le risorse naturali fintanto che vi è un corrispettivo miglioramento delle risorse artificiali.
Questo modello offre una maggiore flessibilità e adattabilità, rendendolo adatto a contesti in cui la crescita economica è prioritaria e dove la sostituzione delle risorse è fattibile. Tuttavia, potrebbe non essere sufficiente a garantire la sopravvivenza delle future generazioni, considerando i limiti delle risorse naturali. Un esempio di applicazione della sostenibilità debole si può trovare nelle politiche economiche e industriali che mirano a bilanciare sviluppo e conservazione.
In contrasto, la sostenibilità forte presuppone che le risorse naturali non siano sostituibili e debbano essere preservate intatte per le generazioni future. Questo approccio pone l'accento sulla riduzione drastica dell'uso delle risorse naturali, sulla limitazione delle emissioni di sostanze inquinanti e sulla protezione della biodiversità.
La sostenibilità forte richiede cambiamenti radicali nel modo in cui produciamo e consumiamo, e spesso implica restrizioni più rigorose per tutelare l'ambiente. È particolarmente adatta a contesti in cui è necessario un intervento rigoroso e immediato per proteggere l'ambiente, come nelle politiche ambientali e nella conservazione della biodiversità. Ad esempio, le iniziative per ridurre le emissioni di carbonio e proteggere le risorse idriche critiche sono basate su principi di sostenibilità forte.
Sostenibilità e Giustizia Ambientale: L’Influenza delle Disuguaglianze Sociali sull’Impatto Ambientale e l’Accesso alle Risorse
Le disuguaglianze sociali giocano un ruolo cruciale nel determinare l’impatto ambientale e l’accesso alle risorse. Le comunità più povere e svantaggiate sono spesso quelle che subiscono maggiormente gli effetti negativi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Ad esempio, le ondate di calore colpiscono più duramente chi vive in abitazioni meno efficienti dal punto di vista energetico, aggravando le condizioni di vita già precarie.
Inoltre, le disuguaglianze economiche influenzano l’accesso a risorse essenziali come acqua pulita, energia e cibo. Le persone con redditi più bassi hanno meno possibilità di investire in tecnologie sostenibili, come pannelli solari o veicoli elettrici, perpetuando un ciclo di dipendenza da risorse non rinnovabili e inquinanti.
Un altro aspetto critico è la partecipazione alle decisioni politiche. Le comunità svantaggiate spesso hanno meno voce nelle decisioni che riguardano l’ambiente, portando a una distribuzione iniqua dei benefici e degli oneri ambientali. Questo squilibrio decisionale può esacerbare le disuguaglianze esistenti, rendendo ancora più difficile per queste comunità migliorare le proprie condizioni di vita.
Per garantire una transizione verso la sostenibilità che sia equa per tutti, è necessario adottare diverse strategie. Innanzitutto, è fondamentale implementare politiche inclusive che riducano le disuguaglianze, come incentivi per l’efficienza energetica accessibili a tutte le fasce di reddito. Inoltre, è essenziale coinvolgere attivamente le comunità locali nei processi decisionali, assicurando che le loro voci siano ascoltate e che abbiano accesso alle informazioni necessarie.
L’educazione e la consapevolezza sono altrettanto importanti. Promuovere l’educazione ambientale e la consapevolezza sui temi della sostenibilità e della giustizia ambientale può creare una cittadinanza più informata e attiva, capace di partecipare in modo significativo ai processi decisionali.
Riduzione delle emissioni globali di carbonio: a che punto sono le città?
Le città sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali di CO2 , la maggior parte delle quali proviene da sistemi di trasporto industriali e motorizzati che utilizzano enormi quantità di combustibili fossili e si basano su infrastrutture disperse costruite con materiali ad alta intensità di carbonio.
Chiaramente, restare al di sotto della soglia di 1,5° C significa una massiccia decarbonizzazione delle città, che richiederà investimenti in sistemi energetici e di trasporto a basse emissioni di carbonio, programmi per ridurre l'espansione urbana e soluzioni basate sulla natura per il raffreddamento urbano e la gestione del rischio di catastrofi.
Le misure di performance efficaci non possono ignorare gli effetti delle diverse condizioni demografiche, economiche e geografiche sui livelli effettivi di CO2 nelle città.
Molte città più vecchie hanno ereditato infrastrutture ad alta intensità di carbonio. Le città più popolose hanno più emissioni, mentre le città con redditi più elevati hanno meno industrie pesanti ad alta intensità di emissioni.
Le città con redditi più elevati hanno costi del terreno più elevati e normative più severe sull'inquinamento; e le città in climi particolarmente freddi o caldi producono più emissioni dall'energia per il riscaldamento o il raffreddamento.
La decarbonizzazione da parte di diverse città deve essere valutata rispetto a parametri di riferimento che tengano conto di queste differenze innate.
La maggior parte delle stime si basa su parametri di studi di ingegneria applicati a misure di attività basate su sondaggi per trasporti, produzione di energia e produzione manifatturiera. Sono particolarmente sospette per i paesi in via di sviluppo, poiché molte delle misure sono calibrate utilizzando database e modelli di economie ad alto reddito.
Vantaggi di un minor numero di auto nelle aree urbane
Le città sono responsabili del 70% delle emissioni globali di gas serra e i contributi del settore dei trasporti rimangono ostinatamente elevati, in gran parte a causa della crescente domanda di viaggi in auto e delle dimensioni delle auto. Inoltre, le città continuano a crescere, con sette persone su 10 che si prevede vivranno in centri urbani entro il 2050 .
Ogni anno 6,7 milioni di decessi sono attribuiti all'inquinamento atmosferico. Con l'aumento della popolazione urbana , aumentano anche le concentrazioni di biossido di azoto (NO2). In molte città, il traffico è il principale fattore che contribuisce all'inquinamento atmosferico. Anche con l'elettrificazione della flotta, i veicoli continueranno a emettere particolato tramite emissioni non di scarico.
Le strade con meno traffico saranno probabilmente più tranquille e meno stressanti. Il rumore contribuisce a una vasta gamma di problemi di salute, tra cui, ma non solo, disturbi del sonno, fastidio, deterioramento cognitivo, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie esacerbate.
Sostenibilità forte, Sostenibilità debole, curve alla Kuznets
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