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Le foreste di mangrovie si sviluppano principalmente in paesi con climi tropicali e subtropicali, dove sono abbondanti le piogge, nelle paludi, lungo gli argini e le zone costiere; queste sono tra gli habitat più ricchi di carbonio sulla terra, in loro sostegno si stanno muovendo diverse politiche urbane, volte a conservare e ripristinare questi ecosistemi fondamentali.

 

La pianta della mangrovia riesce ad assorbire quasi otto volte più anidride carbonica dall'atmosfera di qualsiasi altro ecosistema.

Questa formazione vegetale è caratterizzata per lo più da alberi che hanno le radici perennemente nell’acqua. La foresta di mangrovie più grande al mondo è Sundarbans, nel delta del fiume Gange, divenuta Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1997.

Le mangrovie forniscono una protezione naturale contro le tempeste ed i monsoni, si pongono a difesa delle coste prevenendo l'erosione del suolo e fornendo l'habitat per animali acquatici, uccelli ed altre piante.

Molto spesso queste foreste vengono distrutte a vantaggio di un nuovo sviluppo costiero ed urbano causando un forte impatto ambientale dell'inquinamento e cambiamenti climatici. A Shenzhen, Hong Kong e Mumbai, i progettisti e gli urbanisti hanno sviluppato soluzioni in grado di ripristinare le aree perdute, preservare e rigenerarne di nuove.

Le grandi metropoli si affidano alle mangrovie.

Shenzhen, la quarta città più grande della Cina, ha visto le proprie foreste di mangrovie ridursi da 530 ettari a soli 130 ettari, per questo il governo ha collaborato con il Gruppo SWA al fine di riprisitnare il terreno paludoso che era stato precedentemente impoverito. Il risultato è stato un litorale dinamico che ha rivoluzionato la percezione di Shenzhen, da metropoli industrializzata a città vivibile.

Allo stesso modo, Hong Kong ha messo a punto un programma di rinfoltimento delle proprie mangrovie, migliorandone la difesa ed istruendo residenti e visitatori. L’Hong Kong Wetland Park  è un’area paludosa di 64 ettari, diventata una popolare destinazione turistica; una passerella galleggiante conduce all’interno del parco, dove è possibile ammirare quattro delle otto specie esistenti di mangrovie, insieme ad  uccelli, pesci ed altri animali selvatici.

L’architetto Neville Mars si è recato a Mumbai per risolvere i problemi di inquinamento delle acque ed i servizi igienico-sanitari, specie nei quartieri più poveri.

La proposta dell’architetto Mars si chiama Landlink, un condotto per l’acqua in disuso da anni che attraversa da parte a parte la città; l’idea è quella di sfruttare questo passaggio attraverso una foresta di mangrovie, come area di ristoro e rigenerazione per gli abitanti, senza doversi allontanare dalla città, al fine di ripristinare probabilmente il più ricco ecosistema naturale capitale del pianeta.

(fonte Architettura Ecosostenibile)


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