La missione cinese per la difesa planetaria.

La difesa planetaria. La missione Impactor

La Cina ha scelto l'obiettivo per la sua missione combinata di test di deflessione e osservazione di asteroidi. Il lancio è previsto nel 2026 e il target della missione è 2020 PN1, un Near Earth Object (NEO).

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La Cina ha messo gli occhi sull'oggetto vicino alla Terra 202 PN1 come obiettivo per una missione combinata di test di deflessione e osservazione di asteroidi il cui lancio è previsto nel 2026.

la missione Impactor verrà lanciata nel 2026 su un razzo Long March 3B. La missione includerà un dispositivo di simulazione e un orbiter separati. Il primo avrà un impatto sull'oggetto vicino alla Terra 2020 PN1 con il secondo veicolo spaziale che effettuerà osservazioni.

L’obiettivo del test cinese è 2020 PN1, un asteroide la cui traiettoria attraversa quella Terrestre ed è classificato come un oggetto vicino alla Terra del gruppo Aten

2020 PN1 stato scoperto nel 2020 e, in base alla sua luminosità e al modo in cui riflette la luce, ha probabilmente un diametro compreso tra 14 e 63 metri. Si tratta dunque di un asteroide da piccolo a medio.

La NASA ha classificato il 2020 PN1 come “Near Earth Object” (NEO), ovvero uno di quei corpi minori del Sistema Solare la cui distanza al perielio è inferiore a 1,3 UA (Unità Astronomiche). Questo a causa della vicinanza della sua orbita alla Terra, ma non è considerato potenzialmente pericoloso perché le simulazioni al computer non hanno indicato alcuna probabilità imminente di collisione futura.

Le differenze tra Impactor e DART

La missione DART non è un metodo efficiente nel caso d’impatti con grandi asteoridi. Infatti a causa del peso limitato dell’urto artificiale, usare un veicolo spaziale per colpire un grande asteroide è simile a usare un uovo per colpire una roccia. Anche a una velocità d’impatto più elevata, il miglioramento dell’efficienza di deflessione per i grandi asteroidi è limitato.

In questo senso entra in gioco il concetto di Enhanced Kinetic Impactor (EKI). I cinesi lo propongono per deviare grandi Oggetti Potenzialmente Pericolosi (PHA) manovrando rocce spaziali

Programma della missione Impactor.

Programma della missione Impactor. Clicca sull’immagine per ingrandire

Il funzionamento dell’Enhanced Kinetic Impactor

Il funzionamento di EKI è descritto in quattro fasi chiave come segue.

Lancio: un vettore viene utilizzato per lanciare un veicolo spaziale senza pilota dalla Terra.

Appuntamento con un asteroide vicino alla Terra (NEA) e raccolta di rocce: il veicolo spaziale si dirige verso un NEA intermedio. Esso si deve trovare lungo la traiettoria per il PHA. EKI puo’ prelevare più di cento tonnellate di rocce da NEA o l’intero asteroide se non è di dimensioni eccessive.

Manovra: una volta assemblate le rocce nell’EKI, il sistema di propulsione elettrica inizia a manovrare l’EKI  verso il PHA.

Impatto con il PHA: l’EKI viene manovrato per colpire il PHA ad alta velocità. Dopo l’impatto, il PHA sarà più lontano dalla Terra.

Se il solo peso dell’Impactor non è sufficiente a deviare un grande asteroide, lo sarà il suo peso sommato a quello di un altro asteroide più piccolo che viene catturato da EKI durante il tragitto.

 

Astrospace, La Cina identifica l’obiettivo della sua missione di difesa planetaria Impactor

 



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