Korolëv e Gluško arrivano in Germania per studiare le V2.
Verso la fine di settembre 1945, Korolëv e Gluško arrivano in Germania per studiare le V2. Due personaggi che fecero la storia della missilistica russa.
Insieme a 12 tedeschi, Chertok aveva il compito di ricostruire i sistemi di controllo di volo del razzo A-4. In pochi giorni, l'istituto appena creato, soprannominato Rabe (dal tedesco Raketenbau und Entwicklung - costruzione e progettazione di razzi), assunse dozzine di ingegneri tedeschi, che vivevano nelle aree circostanti. Tuttavia pochi di loro avevano mai avuto a che fare con la tecnologia missilistica prima.
Per ottenere ingegneri missilistici tedeschi esperti, venne concepita una campagna clandestina per attirare persone dalla zona occidentale, l’Operazione OST.
L’istituto Rabe si stabilì nella villa Franka, l’ultimo quartier generale di Wernher von Braun.
Alla fine di agosto l’Istituto era stato completato.
Ben presto la cittadina si popolò di molta nuova gente. Più di mille nuovi residenti erano confluiti nella piccola e tranquilla cittadina senza costruire nuove abitazioni.
Alla fine di settembre del 1945 giunsero all’Istituto due personaggi che nessuno conosceva: Valentin Glunsko e Sergej Korolëv. Due personaggi che in seguito fecero la storia della missilistica russa.
Sergej Pavlovič Korolëv (Žytomyr , 30 dicembre 1906 – Mosca, 14 gennaio 1966). Fu un ingegnere sovietico progettista di razzi, conosciuto semplicemente come il Capo progettista. È considerato il principale artefice del programma spaziale sovietico, che ha diretto durante la corsa allo spazio tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica negli anni cinquanta e sessanta
Korolëv perché aveva lavorato al GIRD e al RNII a partire dal 1930. Korolëv fu arrestato il 27 giugno 1938. Durante le purghe staliniane, Korolëv venne arrestato dalla NKVD con l'accusa di aver rallentato deliberatamente il lavoro di ricerca dell'istituto. Fu accusato da Kleimënov, dal suo vice Georgij Langemak e da Valentin Gluško
Dopo l’arresto, venne condotto presso le prigioni della Lubjanka a Mosca, dove fu torturato finché confessò le sue colpe. Processato, fu condannato alla pena di 10 anni di lavori forzati nel campo di lavoro di Kolyma, nella Siberia orientale. Nel 1939 con la caduta di Nikolaj Ežov, al vertice della NKVD arrivò Lavrentij Berija, il quale decise di ridurre la pena detentiva di Korolëv. Nel frattempo, Korolëv era già arrivato a Kolyma, dove passò circa cinque mesi a lavorare come minatore nelle miniere d'oro, soffrendo per le proibitive condizioni di lavoro e perdendo molti dei suoi denti. Venne rispedito a Mosca e nel marzo 1940 la sua pena venne ridotta a otto anni e rinchiuso nella prigione della Butyrskaja. Successivamente futrasferito in una šaraška, una sorta di prigione speciale per tecnici e scienziati all'interno dei gulag, molto probabilmente grazie all'intervento in suo favore di Tupolev e dello stesso Gluško
Il 27 luglio 1944 Korolëv venne rilasciato.
Nel 1945 Korolëv venne nominato colonnello dell'Armata Rossa e, nel mese di settembre, venne inviato in Germania assieme ad altri scienziati, per acquisire la tecnologia tedesca dei missili balistici V-2, che i sovietici avevano catturato ai tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale.
Valentin Petrovič Gluško (Odessa, 2 settembre 1908 – 10 gennaio 1989) è stato un ingegnere aeronautico e politico sovietico.
Gluško si iscrisse a Leningrado alla facoltà di matematica e fisica, ma abbandonò gli studi nell'aprile del 1929. Dal 1929 al 1930 condusse una serie di esperimenti presso i laboratori del G.I.R.D., divenendo membro di quest'ultimo l'anno seguente.
In seguito alle "purghe" effettuate da Stalin nel 1938, Gluško venne arrestato il 23 aprile dello stesso anno. Il 15 agosto 1939 venne quindi condannato ad otto anni di Gulag, ma ciò nonostante gli fu permesso di collaborare insieme ad altri scienziati ai quali era toccata una sorte simile e fu internato in una šaraška.
Nel 1938 Gluško denunciò il responsabile del progetto al quale stava lavorando, accusando Sergej Korolëv, e facendo sì che quest'ultimo venisse condannato a sei anni di reclusione in un gulag siberiano. Dopo un paio d'anni Gluško chiese però alle autorità di avere la collaborazione di Korolëv, che fu trasferito nel suo stesso campo di lavoro per scienziati. Va specificato che Korolëv fu sempre il maggiore avversario di Gluško, e che questa rivalità fu causa di innumerevoli scontri tra i due anche negli anni successivi.
Nel 1944 infine Gluško venne rilasciato ed a fine della seconda guerra mondiale venne inviato in Europa per condurre delle ricerche sui V-2 tedeschi. Nel 1946 divenne il responsabile del reparto OKB 456, rimanendo al vertice di esso fino al 1974. Durante questi anni le sue ricerche si concentrarono principalmente sulla ricerca dei motori per vettori.
P. Korolëv in Germania, Ottobre 1945.
Come racconta Boris Chertok, che era a capo dell’Istituto RABE, nessuno conosceva e non lo aveva mai sentito nominare
e poi all'improvviso Korolëv era in Turingia, il “cuore verde” della Germania conquistata, in divisa da tenente colonnello, con documenti che aprivano ogni posto di blocco, solo al volante di una macchina “trofeo” che correva come il vento.
Korolëv aveva il compito di organizzare un gruppo indipendente dall'Istituto RABE per studiare l'attrezzatura tedesca necessaria al lancio di missili.
Korolev creò il gruppo Vystrel. I compiti di questo nuovo gruppo includeva lo studio dell'attrezzatura per la preparazione del pre-lancio del missile, l'attrezzatura per il lancio dal terreno e l'attrezzatura per il puntamento; calcolo della missione di volo; istruzione del personale; e predisporre tutta la documentazione necessaria.
Poco tempo dopo i collaboratori Korolëv si lamentarono che Sergej fosse partito per Berlino per affari urgenti senza avvisare nessuno. Successivamente si scoprì che Korolëv era stato incluso in una delegazione che, su invito delle autorità militari britanniche, si stava recando a Cuxhaven, vicino ad Amburgo, per dei lanci dimostrativi di V-2.
I rappresentanti sovietici erano stati invitati ad assistere ad una dimostrazione di lancio del razzo A-4, condotto dagli inglesi con l’assistenza dei detenuti tedeschi vicino alla città di Cuxhaven, una città della Bassa Sassonia in Germania. Le autorizzazioni per accedere alla zona di prova che erano state emesse alla delegazione russa erano tre, ma il giorno del lancio, il 15 ottobre, si presentarono sei persone. Gli ufficiali britannici consentirono l’ingresso nella struttura solo a tre visitatori accreditati, senza contare l’interprete - Yuri Pobedonostsev, Valentin Glushko e il generale Andrei Sokolov. Tra gli ospiti non invitati identificarono anche Sergei Korolëv come un autista in uniforme di capitano che assistette al lancio oltre la recinzione di filo spinato.
Una nuova sfida era iniziata. Gli scienziati russi, dopo aver partecipato alla dimostrazione, volevano rispondere alla sfida, volevano dimostrare di aver capito questa arma segreta e, inoltre, che erano in grado di padroneggiare questa tecnologia senza l’assistenza dei tedeschi.
Boris E. Chertok, rocket and people vol 1, 2005
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Nell’estate del 1945, gli Americani approvarono il progetto Overcast. Il primo programma segreto di reclutamento, chiamato Operazione Overcast, inizialmente "per aiutare a terminare la guerra giapponese e per risollevare la nostra ricerca militare nel dopoguerra".
Avvio dell’operazione segreta americana Overcast
George Orwell scrisse l’articolo dopo che furono lanciate le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone. Questo particolare pezzo era eccezionale per le intuizioni che condivideva sulla dispensa mondiale che si prospettava nell'era delle armi atomiche. George Orwell, in questo articolo, definì la “guerra fredda”.
George Orwell, “You and the Atomic Bomb”
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