Il Black Knight 1 fu il primo razzo della Gran Bretagna a raggiungere lo spazio.
(fonte astronautix)
Black Knight era un missile balistico di ricerca britannico, originariamente sviluppato per testare e verificare il progetto di un veicolo di rientro per il missile Blue Streak.
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Argomenti trattati 07 settembre 1958, lancio del Black Knight 1 Il 1958 e la Corsa allo Spazio |
Il 1958 e la Corsa allo Spazio
Il 1958 è stato un anno significativo nella storia della Corsa allo Spazio, un periodo di intensa competizione tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica per dimostrare la superiorità della propria tecnologia, potenza militare e sistema politico-economico.
Nel 1957, l’Unione Sovietica aveva lanciato lo Sputnik, il primo satellite artificiale del mondo, sorprendendo molti americani. Questo evento ha segnato l’inizio della corsa allo spazio, con gli Stati Uniti che vedevano lo spazio come la prossima frontiera da esplorare.
Nel 1958, gli Stati Uniti hanno risposto lanciando Explorer 1, il loro primo satellite a raggiungere l’orbita. Questo satellite portava attrezzature sperimentali che hanno portato alla scoperta della cintura di radiazioni Van Allen.
Nell’ottobre del 1958, è stata creata la National Aeronautics and Space Administration (NASA), sostituendo il National Advisory Committee on Aeronautics (NACA), confermando l’impegno degli Stati Uniti a non perdere troppo terreno rispetto ai sovietici nella corsa allo spazio.
Inoltre, nel dicembre del 1958, gli Stati Uniti hanno lanciato SCORE, il primo satellite di comunicazione del mondo catturando l’attenzione mondiale trasmettendo un messaggio di Natale pre-registrato dal presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower, diventando la prima trasmissione di una voce umana dallo spazio.
Cronologia degli eventi
Le varie fasi della corsa allo spazio. (rosso) missioni dell’Unione Sovietica, (blu) missioni degli USA, (verde) missioni della Gran Bretagna. Clicca sull’immagine per ingrandire. (RDM)
Il programma Black Knight
Black Knight era un missile balistico di ricerca britannico, originariamente sviluppato per testare e verificare il progetto di un veicolo di rientro per il missile Blue Streak.
Il missile Blue Streak era un missile balistico a raggio intermedio (IRBM) britannico e in seguito il primo stadio del veicolo di lancio del satellite Europa. Il progetto aveva lo scopo di essere un deterrente nucleare britannico
Il lavoro di progettazione su quello che sarebbe diventato il veicolo di lancio Black Knight iniziò nel 1955, eseguito dalla Royal Aircraftestablishment (RAE) e dal produttore britannico Saunders-Roe. Il 7 settembre 1958, il primo Black Knight fu varato a Woomera in Australia. Tra il 1958 e il 1965 furono lanciati in totale 22 veicoli di lancio. Dopo 22 lanci, il programma Black Knight fu chiuso.
All'inizio degli anni '50, il governo britannico aveva individuato la necessità di sviluppare una propria serie di missili balistici a causa dei progressi compiuti in questo campo da parte dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti. Il missile balistico era di fondamentale importanza per lo sviluppo di un metodo più efficace di deterrenza nucleare, sostituendo il ruolo occupato dalle bombe nucleari a caduta libera con i missili balistici.
Allo scopo venne avviato il programma britannico denominato Blue Streak . Tuttavia era necessario rispondere ad alcune domande fondamentali ossia come si sarebbe comportato il veicolo durante il rientro nell’atmosfera.
Per esplorare il fenomeno dell'ingresso nell'atmosfera, si decise che sarebbe stato necessario un programma di ricerca dedicato al fine di acquisire informazioni di ricerca che avrebbero modellato la progettazione dei successivi veicoli balistici. Nel 1955, il programma di ricerca Black Knight.
Il Black Knight era considerato un programma di successo, avendo prodotto un razzo affidabile e dal costo relativamente basso. Mentre a questo punto il missile Blue Streak era stato riconosciuto come troppo costoso per fungere da lanciatore competitivo di fronte alla concorrenza internazionale.
Dopo la cancellazione di Blue Streak nel 1960, il futuro di Black Knight sembrava in pericolo. Tuttavia, il razzo si è rivelato così efficace ed economico che ha trovato nuova vita nell’ambito del programma Gaslight, portato avanti in collaborazione con gli Stati Uniti e l’Australia. L'obiettivo principale di questo programma era studiare gli effetti del rientro ad alta velocità con false testate nucleari.
La preparazione e il lancio del Black Knight 1
Nel 1957, il primo lancio di prova del razzo Black Knight fu effettuato a High Down, sull'Isola di Wight . Nel settembre 1958 fu effettuato il secondo lancio di prova, essendo il primo a utilizzare la struttura di lancio dedicata presso il Woomera Test Range , in Australia. La costruzione era fatta nel Regno Unito e poi trasportato in Australia.
I primi due veicoli di lancio sono stati utilizzati come "cicli di prova", ovvero lanci privi di carico utile per testare e convalidare il progetto del razzo stesso. Il terzo lancio del Black Knight fu il primo a trasportare un carico utile effettivo sotto forma di un veicolo di rientro, che era presente allo scopo di testare le proprietà del progetto scelto del corpo di rientro.
Nella sua prima versione era costituito da un monostadio, alto 10,2 metri, 1,8 metri di diametro e pesante 5,4 tonnellate al decollo, Black Knight era azionato da un motore Armstrong-Siddeley Gamma 201 dotato di quattro ugelli orientabili che sviluppavano 75.000 newton (N ) di spinta durante un tempo di combustione di 140–145 secondi. Quattro pinne, ciascuna con un'apertura di 1,8 metri, fornivano la stabilizzazione aerodinamica e due erano dotate di piccoli pod contenenti apparecchiature di localizzazione. Il 7 settembre 1958 il Black Knight 01 decollò da Woomera e raggiunse l’ altitudine di 564 chilometri: un risultato impressionante se si considera che i primi satelliti sovietici e americani, Sputnik 1 ed Explorer 1, erano già stati lanciati.
Reazioni dalla stampa.
Il lancio venne riportato dalla stampa.
La Stampa 9 settembre 1958
Oakland Tribune del 8 settembre 1958 riporta l’annuncio del ministro Athol Townley dove dichiara il successo del lancio del Black Knight e del suo recupero. La speranza della Gran Bretagna è di mettere in orbita un satellite terrestre e di sviluppare un missile balistico intercontinentale
Non mancano retroscena di natura spionistica. Qualche giorno dopo il successo del lancio, il North County Times rivelò che “i segreti del razzo britannico Black Knight , progettato per mettere in orbita il primo satellite terrestre inglese, erano stati passati nelle mani dei comunisti”.
Curiosità. Il mistero del satellite Black Knight
Il cosiddetto satellite Black Knight (Cavaliere nero ) è un detrito spaziale, fotografato dall'equipaggio dello Space Shuttle Endeavour l'11 dicembre 1998 nel corso della ottantottesima missione del Programma Space Shuttle. Alcuni ufologi avevano ipotizzato che fosse un satellite artificiale di origine extraterrestre.
Successivamente la questione ha acquisito i toni di una teoria del complotto, che vedrebbe la NASA impegnata a nascondere l'esistenza e l'origine del satellite misterioso. Questa teoria, in realtà, è la somma di diverse storie e leggende metropolitane non correlate fra loro, ma mescolate e adattate in un'unica narrazione.
Un razzo britannico chiamato Black Knight fu utilizzato insieme al programma missilistico Blue Streak tra il 1958 e il 1965, per testare i veicoli di rientro. Il progetto britannico, pur avendo lo stesso nome, NON è correlato alla leggenda del satellite Black Knight.
Foto della NASA del 1998 di detriti spaziali, un oggetto ritenuto da alcuni teorici della cospirazione un satellite extraterrestre, il Cavaliere Nero (Fonte NASA)
La leggenda narra che in orbita attorno alla Terra ci sia un oggetto misterioso e oscuro che risale forse a 13000 anni fa. La sua origine e il suo scopo sono imperscrutabili, soprannominato il "Cavaliere Nero", questo sfuggente satellite ha presumibilmente trasmesso segnali verso la Terra ed è stato ispezionato dagli astronauti della NASA, ma solo pochi sulla Terra sanno ufficialmente della sua esistenza.
Si pensa che questa leggenda abbia inizio con i segnali ascoltati da Nikola Tesla (1856-1943). Nel 1899, secondo quanto riferito, intercettò un segnale diverso da qualsiasi fonte naturale proveniente dalla Terra, come le tempeste elettriche, che aveva già studiato nei suoi esperimenti. Invece annunciò che i segnali regolari dovevano provenire da una fonte esterna intelligente, potenzialmente abitanti di Marte . Tesla non ha mai affermato di aver sentito segnali provenienti da un satellite in orbita attorno alla Terra. Oggi c'è chi dice che stesse ascoltando una trasmissione da un satellite orbitante di origine sconosciuta, poi chiamato da alcuni il Cavaliere Nero.
Un'altra storia risalente ai primi anni '50 si affermava che esisteva in orbita un satellite in quanto era stato rilevato un segnale da parte di un oggetto in orbita. Questo fu un periodo di profondi sospetti da parte delle due superpotenze su entrambe le sponde del Pacifico. A quel tempo né gli americani né i sovietici avevano la capacità di posizionare un oggetto in alcun tipo di orbita.
Nel 1957 alcuni giornali riportarono la notizia della scoperta di un satellite naturale in orbita attorno alla Terra.
"Gli scienziati dell'esercito degli Stati Uniti, battuti dalla Russia nella corsa per lanciare un satellite artificiale, sperano ora di vincere la gara per trovare un minuscolo satellite naturale in orbita a diverse migliaia di miglia sopra la terra. Potrebbe servire come un "punto di salto per i futuri viaggi nello spazio" affermava il Dr. W. H, Pickering. “In effetti", ha detto, "perché prendersi la briga di lanciare un satellite artificiale se si riesce a trovarne uno naturale?”
La ricerca è diretta dal dottor Clyde W. Tombaugh, scopritore del pianeta Plutone. Gli astronomi non erano certi che esistesse un minuscolo satellite naturale e Tombaugh ha ammesso che era "come cercare un ago in un pagliaio". Ma l'Office of Army Ordnance ReIsearch si convinse della praticità di una simile ricerca alla fine del 1953 e diede inizio al progetto. Gli scienziati dichiarano che era fattibile utilizzare il satellite come una "stazione di passaggio" per i viaggi spaziali.
Qualche anno dopo, il Cavaliere Nero sembrava aver fatto un'altra apparizione quando i giornali americani riferirono nel 1960 che c'era un oggetto insolito in orbita polare, a quel punto entrambe le superpotenze avevano satelliti in orbita equatoriale ma l'orbita polare significava che il satellite poteva vedere ogni parte del pianeta. la Terra, ma nessuno dei due paesi ha ammesso di possederla.
Nel febbraio del 1960 il Dipartimento della Difesa statunitense rivelò la presenza di un satellite segreto non identificato in un'orbita quasi polare affermando che poteva avere origine russa.
CN Hill, A vertical Empire,2012
David Darling, Black Knight
Oakland Tribune, volume 169, numero 70, 8 settembre 1958
North County Times, volume 47, numero 83, 28 novembre 1958
Armagh Observatory and Planetarium , The Truth About the Black Knight Satellite Mystery
Madera Tribune, volume 66, numero 132, 17 ottobre 1957
Madera Tribune, volume 68, numero 197, 17 febbraio 1960
La Stampa 9 settembre 1958
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