I primi test missilistici americani e l’incidente di Juarez

Il progetto Hermes e l’incidente di Juarez avvenuto il 29 maggio 1947

 

Il Progetto Hermes

Presso la base Fort Bliss, all’arrivo degli scienziati tedeschi, si stava già sviluppando il Progetto Hermes che aveva avuto inizio il 15 novembre 1944 (e si concluse il 31 dicembre 1954). Il progetto fu avviato in risposta agli attacchi missilistici della Germania ed aveva lo scopo di determinare l’effettiva utilità del razzo come arma per l’esercito.

Per sviluppare il progetto il governo americano stipulò un contratto di ricerca e sviluppo con la General Electric Company, il 20 novembre 1944. Questo contratto autorizzava la società a sviluppare dei missili a lungo raggio da utilizzare contro bersagli di terra oppure ad alta quota. In quel periodo la priorità americana era di realizzare missili per scopo bellico.

Con l’arrivo degli scienziati tedeschi, gli americani videro un’opportunità senza pari: sfruttare le conoscenze tedesche per vincere la guerra di potere contro i sovietici.

Alla squadra tedesca fu assegnato il compito di sviluppare la tecnologia V-2 per l’esercito sotto l’occhio vigile del colonnello Toftoy.

La base americana divenne una piccola Peenemünde e, dopo qualche mese dall’arrivo degli scienziati tedeschi, l’esercito americano era pronto a testare una V-2.

L’incidente missilistico di Juarez (Messico)

La sicurezza nella base era stata portata al massimo, nulla doveva trapelare, nulla doveva far attirare l’attenzione sulle attività che venivano svolte all’interno della base ma alle volte l’imprevisto ….

Era il pomeriggio inoltrato del 29 maggio 1947 e tutti erano pronti a lanciare il missile che si trovava come un proiettile sulla rampa di lancio a White Sands Proving Ground (WSPG), New Mexico.

Il razzo “Hermes” era un V-2 modificato ed era stato costruito utilizzando i componenti trovati negli stabilimenti di Mittelwerk in Germania. Si stava per fare uno dei tanti tentativi dopo che il primo, avvenuto il 15 marzo 1946, prese fuoco prima del lancio.

 

Hermes II è il razzo V-2 modificato preparato per il volo il 29 maggio 1947 al White Sands Proving Ground. 

Il sito di lancio era affollato da ingegneri dell’esercito e dal personale Paperclip che avevano fatto le modifiche dell’ultimo minuto per assicurare un volo di successo. Uno, Wernher von Braun, era l’inventore del razzo e il secondo, Ernst Steinhoff, era l’inventore del sistema di guida del V-2. Il missile era provvisto di un sistema di blocco nell’eventualità ci fossero stati problemi durante il test nel deserto texano, bastava un comando da terra e il missile avrebbe scaricato tutto il combustibile ed il volo avrebbe avuto termine.

Il rumore era assordante quando il razzo si sollevò da terra. Ma quasi subito il razzo incominciò ad andare fuori strada, ad invertire la rotta e proseguire a sud verso El Paso. Il dottor Steinhoff stava osservando la traiettoria del razzo con un telescopio da un posto di osservazione e, dato che aveva progettato il sistema di guida del missile, era la persona più idonea a seguire a riconoscere gli eventuali errori di traiettoria. Nel caso in cui avesse individuato un problema avrebbe dovuto avvertire immediatamente gli ingegneri dell’esercito che avrebbero interrotto immediatamente l’afflusso di carburante al V-2 con un controllo a distanza. Quando il razzo si diresse verso il Messico, Stenhoff non disse nulla e lo lasciò volare. La V-2 andò oltre il confine messicano e, infine, esplose a circa tre miglia da un quartiere d’affari densamente popolata di Juarez. Il razzo esplose e lasciò un enorme cratere.

Da un articolo su The El Paso Times , pubblicato il 30 maggio 1947, aveva questo da dire a riguardo:

El Paso e Juarez sono stati scossi giovedì notte quando un razzo tedesco V-2 in fuga sparato dal White Sands Proving Ground nel New Mexico si è schiantato ed è esploso in cima a una collinetta rocciosa tre miglia e mezzo a sud del quartiere degli affari di Juarez. Il missile gigante esplose in un'area desolata di colline frastagliate, gole e bondock. Nessuno è rimasto ferito. Il tenente colonnello Harold R. Turner, comandante di White Sands, ha detto che il guasto del giroscopio di fabbricazione tedesca del razzo lo ha fatto deviare dalla sua rotta impostata verso nord.

Il giornale continua dicendo che il razzo ha scavato un cratere largo cinquanta piedi e profondo ventiquattro piedi. 

 

Gli ufficiali si precipitarono in Messico per far sparire ogni traccia: la missione era top secret.

A Washington, il giorno dopo, i funzionari dovettero spiegare al governo messicano il motivo per cui gli Stati Uniti avevano lanciato un attacco missilistico sul loro paese.

L’esercito riuscì a mettere a tacere qualsiasi controversia ripulendo il sito e pagando i danni.

La controversia che era nata a causa dell’incidente di Juarez aveva oscurato un problema ben più serio ossia una totale mancanza di controllo sui nemici stranieri che, sin dal loro arrivo nel suolo americano, erano stati giudicati una minaccia per la sicurezza interna.

White Sands, sin dall’inizio, era considerato il sito ideale per testare razzi e missili. Ma la base era vicina al confine messicano.

Attraversare quel confine, legalmente o illegalmente, era molto facile e il Messico era un rifugio ideale per gli indesiderati dalle autorità americane. Di fatto il Messico settentrionale divenne un luogo ideale come base operativa per gli agenti russi. Ma non solo, alcuni scienziati tedeschi avevano recapiti postali illegali a El Paso dove ricevevano denaro da fonti estere o sconosciute e messaggi codificati dal Sud America. L’Intelligence non conosceva la provenienza di tale denaro ma non si preoccuparono nemmeno di scoprirlo. In ogni caso il tenore di vita di alcuni tedeschi era notevolmente aumentato.

Ad aggravare questi problemi, gli agenti di sicurezza della base iniziarono a sospettare che alcuni razzi venivano sabotati: dopo l’incidente di Juarez, in un mese tre su quattro razzi atterrarono fuori dalla zona designata avvicinandosi a zone densamente popolate.

Durante l’inchiesta nessun ufficiale ebbe il coraggio di accusare gli scienziati tedeschi. Il maggiore James Hamill puntò il dito contro il contraente per il progetto Hermes, la General Electric. Il tenente colonnello Harold Turner, comandante dell’esercito a WSPG, disse che i voli erratici erano stati causati da un “errore umano” ed espresse poca fiducia negli ufficiali che erano sotto la propria supervisione.

Terminata l’indagine ci si rese conto che gli ufficiali non potevano essere del tutto certi se si erano verificati dei sabotaggi. La maggior parte dei test utilizzavano parti delle V-2 provenienti dall’Europa. Le parti erano vecchie, danneggiate, arrugginite. Era evidente che le parti delle V-2, che erano state trasportate via nave, avevano subito un danneggiamento a causa delle infiltrazioni di acqua salata.

Quello che è certo è che qualsiasi indagine partita dall’FBI oppure dall’Intelligence veniva bloccata: gli scienziati tedeschi non si potevano toccare.

L’esercito aveva ordinato che “nessuna azione può essere presa per motivi di sicurezza in quanto l’eventuale pubblicità negativa potrebbe influenzare gli obiettivi nel lungo periodo del progetto su cui è stato impiegato il gruppo di tedeschi.”

Le caratteristiche dell’Hermes II

Hermes II è stato il primo razzo multistadio al mondo. Sviluppato dal razzo tedesco V-2 ( Vergeltungswaffen 2), doveva servire come banco di prova per lo sviluppo del ramjet. L'Hermes II era alto 15,70 metri. Le pinne caudali avevano un'apertura di 5,41 metri e l'apertura alare del secondo stadio era di 4,65 metri.  14.400Kg. Il motore era alimentato ad ossigeno liquido/alcol. Nel 1948, l'Hermes II fu ribattezzato RTV-G-3 dall'esercito degli Stati Uniti.

 

 

Annie Jacobsen, Area 51, 2021

Linda Hunt, Secret Agenda: The United States Government, Nazi Scientists, and Project Paperclip, 1945 to 1990, St Martin's Press - Thomas Dunne Books, 1991

Gizmodo.com, Remember the time we bombed Mexico with German rockets?

 

 

 

 

 

 

 

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