Vanguard 1 il primo satellite ad utilizzare l'energia delle celle solari della storia.
NASA photo (retouched)
17 marzo 1959. Vanguard TV-4, noto come Vanguard 1, fu lanciato da Cape Canaveral. Fu il primo satellite ad utilizzare l'energia delle celle solari della storia
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Cronologia degli eventi
Le varie fasi della corsa allo spazio. (rosso) missioni dell’Unione Sovietica, (blu) missioni degli USA. Clicca sull’immagine per ingrandire.
Cos’è il progetto Vanguard.
Il progetto Vanguard era un programma gestito dal Laboratorio di ricerca navale della Marina degli Stati Uniti (NRL), che intendeva lanciare il primo satellite artificiale in orbita terrestre utilizzando un razzo Vanguard.
Sin dal 1948, le autorità americane sapevano che i russi stavano lavorando sui satelliti artificiali. Questa notizia era più che sufficiente per mandare nel panico il segretario della marina James Forrestal; egli riuscì a far assegnare cospicui fondi allo studio del problema e poco dopo dichiarò che gli Stati Uniti sarebbero stati i primi a disporre di un satellite artificiale assicurandosi un “incalcolabile vantaggio strategico”.
Anche se i tempi erano prematuri, gli americani si organizzarono dal punto di vista industriale e scientifico. Il 24 febbraio del 1949 un missile a due stadi chiamato Bumper fu lanciato dal campo sperimentale di White Sands e raggiunse la quota di 402 Km.
All'inizio degli anni '50, l' American Rocket Society istituì un comitato ad hoc per il volo spaziale, di cui divenne presidente Milton W. Rosen , project manager dell'NRL per il razzo Viking. Il 27 novembre 1954 Rosen completò un rapporto che descriveva il valore potenziale del lancio di un satellite terrestre.
I piani americani per il lancio di satelliti scientifici furono annunciati il 29 luglio 1955, quando l'addetto stampa del presidente James C. Haggerty rilasciò la seguente dichiarazione: "A nome del presidente, sto ora annunciando che il presidente ha approvato i piani per questo paese per portare avanti il lancio di piccoli satelliti orbitanti intorno alla Terra come parte della partecipazione degli Stati Uniti all'Anno Geofisico Internazionale." La dichiarazione evitava ogni collegamento con la logica della sicurezza nazionale e i satelliti scientifici americani erano chiaramente disaccoppiati da qualsiasi applicazione militare.
Come parte della pianificazione dell'Anno geofisico internazionale(1957-1958), gli Stati Uniti si impegnarono pubblicamente a mettere in orbita attorno alla Terra un satellite artificiale con un esperimento scientifico.
Mentre i preparativi per il lancio procedevano a Cape Canaveral, l'Unione Sovietica mise in orbita lo Sputnik. All'improvviso, il programma spaziale americano, e il Vanguard in particolare, furono catapultati al centro dell'attenzione della nazione. Il TV-2 salì con successo il 23 ottobre 1957. Ma questo non bastava: il pubblico americano ora richiedeva il satellite in orbita attorno alla Terra.
Il primo satellite americano fu lanciato con il programma Explorer .
Il programma Vanguard lanciò il primo satellite, Vanguard 1, in grado di utilizzare l'energia delle celle solari della storia.
Il test Vanguard TV-4, Vanguard 1
Vanguard 1 era un piccolo satellite in orbita terrestre progettato per testare le capacità di lancio di un veicolo di lancio a tre stadi e gli effetti dell'ambiente su un satellite e sui suoi sistemi in orbita terrestre. È stato utilizzato anche per ottenere misurazioni geodetiche attraverso l'analisi dell'orbita. È stato il secondo satellite lanciato dagli Stati Uniti, il primo satellite di successo della serie Vanguard e il primo satellite a utilizzare l'energia delle celle solari. È il satellite più antico ancora in orbita attorno alla Terra.
Il Vanguard 1 fu lanciato il 17 marzo 1958 dall'Atlantic Missile Range a Cape Canaveral, in Florida. Il trasmettitore alimentato a batteria smise di funzionare nel giugno 1958 quando le batterie si scaricarono mentre il trasmettitore ad energia solare operò fino al maggio 1964 (quando furono ricevuti gli ultimi segnali a Quito, in Ecuador), dopodiché la navicella spaziale fu tracciata otticamente dalla Terra.
Il veicolo
La navicella spaziale era una sfera di alluminio di 1,46 kg e 16,5 cm di diametro. Un cilindro rivestito con scudi termici montati all'interno della sfera conteneva il carico utile dello strumento. Conteneva un set di batterie al mercurio, un trasmettitore telemetrico alimentato da batterie e un trasmettitore alimentato da sei celle solari montate sul corpo del satellite. Le celle erano di silicio monocristallino e producevano un totale di circa 1 Watt con un'efficienza del 10% a 28°C.
Sei antenne in lega di alluminio azionate a molla, lunghe 30 cm, sporgevano dalla sfera.
Il satellite Vanguard trasportava anche due termistori che misurarono la temperatura interna per 16 giorni per monitorare l'efficacia della protezione termica.
Le reazione della stampa
La stampa americana mise il risalto il successo del lancio del satellite da parte della Marina sottolineando, però, che la Marina era con le spalle al muro dopo due fallimenti.
Due ore e 23 minuti dopo il lancio, il presidente Eisenhower disse al mondo che la piccola "luna" tormentata dai problemi della Vanguard stava volteggiando intorno alla terra con l'Explorer dell'esercito.
“Se lo Sputnik II, con il suo cane morto a bordo, finirà nell’oblio come previsto nel prossimo futuro, gli Stati Uniti avranno gli unici satelliti nello spazio.” (Santa Cruz Sentinel)
(Credit: Santa Cruz Sentinel)
La corsa agli armamenti missilistici fra Russia e Stati Uniti, che è tanto importante per l'equilibrio politico mondiale, non poteva tollerare ulteriori perdite di tempo e di denaro. E' su questo drammatico sfondo, quindi, che deve esser misurato il giubilo degli scienziati americani e di Eisenhower. Infatti il Presidente espresse le sue congratulazioni agli scienziati della Marina: egli, generale dell'Esercito, si era invece astenuto dal lodare particolarmente gli scienziati dell'Esercito dopo il lancio dell'Explorer, da essi preparato.
Secondo la stampa, questa diversità di atteggiamento era significativa e pienamente giustificata, in quanto il Vanguard, per quanto piccolo sia il satellite messo in orbita, rappresentava un notevole passo avanti nell’innovazione per la sua economia di mezzi e semplicità di meccanismo.
Il Vanguard, infatti, come risultava dai primi dati ricavati dalle trasmissioni effettuava un giro della Terra in 135 minuti contro i 115 dell'Explorer ed i 103 dello Sputnik II. Ciò significa che stava descrivendo un'ellisse attorno alla Terra che nel punto più lontano raggiungeva i quattromila chilometri di distanza ed in quello più vicino i cinquecento.
“Finora abbiamo fatto circolare in cielo un veicolo che può essere paragonato al primo modello della Ford 1007; ora sta girando una Cadillac 1958 “. Questo è il primo dei sette satelliti scientifici previsti prima del completamento dell'Anno Geofisico (31 dicembre 1958), “tutto sarà pronto per mettere in orbita un satellite a distanze eguali e superiori a quelle del satellite naturale, ossia la Luna. Il Vanguard I, ad ogni modo, avrà vita molto lunga, forse cinque e persino dieci anni”, ha dichiarato Hagen (La Stampa)
I protagonisti: John P.Hagen
John P. Hagen (1908-1990). Era un astronomo e un ingegnere aeronautico e direttore del progetto Vanguard. (fonte NASA)
John P. Hagen (1908-1990) fu direttore del programma Vanguard negli anni '50. Era stato astronomo alla Wesleyan University, dal 1931 al 1935, prima di lavorare per il Naval Research Laboratory, dal 1935 al 1958.
Hagen fu nominato direttore del progetto Vanguard nel 1955. Il suo compito era quello di supervisionare lo sviluppo del primo satellite artificiale statunitense.
Con la creazione della NASA nel 1958, divenne assistente direttore dello sviluppo del volo spaziale, posizione in cui rimase per due anni.
Nel 1962 tornò agli studi superiori, diventando professore di astronomia alla Pennsylvania State University.
Hagen è morto nel 1990. È stato insignito di numerosi premi per il suo lavoro nel campo dell'esplorazione spaziale, tra cui la medaglia NASA Distinguished Service Medal e la medaglia American Astronautical Society's James H. Doolittle Award.
NASA, Vanguard 1
Santa Cruz Sentinel, Vanguard is fired into orbit, 17 marzo 1958
La Stampa, Il razzo della marina americana ha messo in orbita il satellite Vanguard, 18 marzo 1958
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