Explorer 3, lanciato il 26 marzo 1958, con il rivelatore di micrometeoriti
L'Explorer 3 è stato lanciato il 26 marzo 1958, solo due mesi dopo l'Explorer 1. Era un satellite più grande e più complesso dell'Explorer 1. Ha contribuito a comprendere la natura delle cinture di Van Allen, il campo magnetico terrestre e l'alta atmosfera terrestre.
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Argomenti trattati L’Explorer 3 lanciato il 26 marzo 1958 I satelliti del programma Explorer della NASA I protagonisti: Richard Porter |
Cronologia degli eventi
Le varie fasi della corsa allo spazio. (rosso) missioni dell’Unione Sovietica, (blu) missioni degli USA. Clicca sull’immagine per ingrandire.
I satelliti del programma Explorer della NASA
Il programma Explorer è stato il primo programma spaziale statunitense. Il primo satellite americano, l'Explorer 1, fu lanciato il 31 gennaio 1958 e fu il terzo satellite artificiale lanciato dall'uomo, dopo lo Sputnik 1 e Sputnik 2 dell'Unione Sovietica.
Il programma Explorer ha lanciato un totale di 103 satelliti, di cui 99 sono stati un successo.
I satelliti del programma Explorer hanno condotto una vasta gamma di ricerche scientifiche, tra cui studi del campo magnetico terrestre, delle radiazioni solari e cosmiche, dell’atmosfera terrestre e dei pianeti del sistema solare. Hanno permesso di scoprire la cintura di Van Allen, un'area di radiazioni attorno alla Terra, e hanno studiato le tempeste solari.
Alcuni dei satelliti più importanti del programma Explorer includono:
Explorer 1: Il primo satellite artificiale degli Stati Uniti e fu il primo satellite rilevare la cintura di Van Allen
Explorer 3: Il satellite fornì dati più chiari sulla cintura di Van Allen
Explorer 4: Il primo satellite a rilevare i raggi cosmici
Explorer 5: Il primo satellite a studiare l'atmosfera terrestre
Explorer 6: Il primo satellite a studiare la magnetosfera terrestre
Explorer 7: Il primo satellite a studiare le tempeste solari
Explorer 8: Il primo satellite a studiare la superficie lunare
Explorer 9: Il primo satellite a studiare la superficie di Venere
Explorer 10: Il primo satellite a studiare la superficie di Marte
L’Explorer 3
L'Explorer 3 (1958 Gamma) fu lanciato dal Cape Canaveral Missile Test Center in Florida il 26 marzo 1958 in un'orbita eccentrica. L'obiettivo di questo veicolo spaziale era la continuazione degli esperimenti iniziati con Explorer 1.
Il carico utile consisteva in un contatore di raggi cosmici (un tubo Geiger-Mueller) e un rilevatore di micrometeoriti (misuratore di erosione).
L'Explorer 3 decadde dall'orbita il 28 giugno 1958, dopo poco più di 93 giorni di attività.
L'Explorer 3 era essenzialmente uguale all'Explorer 1 e costituiva il quarto stadio del veicolo di lancio Juno 1.
Il veicolo di lancio era un Juno 1, una variante del Jupiter-C a tre stadi con l'aggiunta di un quarto stadio propulsivo, che in questo caso era l'Explorer 3. Il primo stadio era un razzo Redstone potenziato a propellente liquido. Il secondo stadio comprendeva un gruppo di undici motori a razzo a combustibile solido Sergeant e il terzo stadio conteneva tre Sergeant.
Scoperte scientifiche
Sotto la direzione di James Van Allen, continuarono gli studi sulla fascia di radiazione ad alta intensità scoperta dall’Explorer 1
Lo studio dei micrometeoriti fu diretto da E. Manring.
Le micrometeoriti sono particelle di dimensioni comprese tra 1 e 100 micrometri. Sono costituite da polvere cosmica, detriti di asteroidi e comete e, attualmente, frammenti di satelliti artificiali.
Le micrometeoriti sono un importante fattore da considerare per l'esplorazione spaziale in quanto possono danneggiare i veicoli spaziali.
L'Explorer 3 è stato il primo satellite a studiare le micrometeoriti. Il suo contatore di particelle ha rilevato un numero significativo di micrometeoriti nell'orbita terrestre.
I dati raccolti da questa missione hanno fornito informazioni preziose e contribuito a comprendere la natura di queste particelle, la loro distribuzione nell'orbita terrestre, e il loro impatto sui veicoli spaziali.
Lo studio effettuato con l’Explorer 3 rivelò che la densità delle micrometeoriti nell'orbita terrestre è circa 100 micrometeoriti per metro quadrato al giorno, la loro dimensione media è di circa 10 micrometri e che viaggiano a velocità comprese tra 10 e 70 Km/s.
Emissioni filateliche
FDC, emissione americana in occasione del lancio dell’Explorer III
Reazioni della stampa
La Stampa, 27 marzo 1958
Circa tre ore dopo il lancio il dott. Porter, direttore del programma confermò che l’Explorer III stava ruotando attorno alla Terra.
In questa occasione il presidente Eisenhower autorizzo la pubblicazione di un rapporto dove si riportavo le spese previste per portare l’uomo sulla Luna ( 2 miliardi di dollari). Inoltre il rapporto evidenziava la possibilità di mandare dei razzi su Marte e su Venere (senza ritorno) e questo sarebbe stato più facile che mandare l’uomo sulla Luna con ritorno.
Sull’onda del successo dell’Explorer III, il presidente Eisenhower diede anche l’ordine di mettere in cantiere cinque progetti lunari
I protagonisti: Richard Porter
Nel 1953 Porter fu nominato a capo del dipartimento missili guidati dell'azienda General Electric Company.
Verso la metà degli anni '50, la sua grande conoscenza in questo campo lo portò anche a ricoprire la posizione di capo di un gruppo di scienziati incaricati di sviluppare un Programma spaziale statunitense in tempo per l'Anno Geofisico Internazionale (IGY) del 1957-58.
Il 1° febbraio 1958 Porter ebbe l'onore di annunciare ai giornalisti che la notte precedente gli Stati Uniti avevano lanciato il loro primo satellite, Explorer 1.
Come vettore fu utilizzato un Jupiter-C, progettato e costruito principalmente dagli scienziati missilistici tedeschi (incluso il loro leader, Wernher von Braun) che Porter aveva contribuito a portare in America tredici anni prima.
Oltre a servire come leader dell'iniziativa IGY degli Stati Uniti, ha anche prestato servizio in molti altri comitati come il Comitato per le relazioni internazionali dello Space Sciences Board, l'Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti, l'Accademia degli Stati Uniti nel Comitato per la ricerca spaziale (COSPAR), Comitato consultivo scientifico (SAB) dell'aeronautica statunitense e delegazione statunitense per il Comitato delle Nazioni Unite sugli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico.
I protagonisti: James Van Allen
James Alfred Van Allen (7 settembre 1914 – 9 agosto 2006) è stato un fisico americano, noto per la sua scoperta delle cinture di Van Allen.
Nato a Mount Pleasant, Iowa, e ha studiato fisica all'Università dell'Iowa. Dopo la laurea, ha lavorato al Laboratorio di fisica applicata del Johns Hopkins University, dove ha iniziato a studiare le radiazioni cosmiche.
Nel 1958, Van Allen è stato responsabile scientifico di due satelliti Explorer, lanciati dall'esercito degli Stati Uniti. I satelliti erano equipaggiati con strumenti da lui progettati per misurare le radiazioni cosmiche.
I dati raccolti dai satelliti Explorer hanno rivelato l'esistenza di due aree di radiazione attorno alla Terra, una interna e una esterna. Queste aree, note come cinture di Van Allen, sono costituite da particelle cariche, come protoni e elettroni, che sono intrappolate nel campo magnetico terrestre.
La scoperta ha dimostrato che la Terra è circondata da un campo magnetico potente, e ha fornito informazioni preziose sulle radiazioni cosmiche.
Van Allen ha continuato a lavorare nel campo dell'esplorazione spaziale per tutta la sua carriera. Ha diretto il programma Explorer per molti anni, e ha anche contribuito al programma Pioneer, che ha lanciato i primi veicoli spaziali a raggiungere il sistema solare esterno.
Van Allen è stato un pioniere dell'esplorazione spaziale. La sua scoperta delle cinture di Van Allen ha contribuito a rendere possibile la nostra comprensione dell'universo.
E’ stato un membro della National Academy of Sciences e ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro, tra cui la National Medal of Science e la Presidential Medal of Freedom.
I protagonisti: Wernher von Braun
Wernher Magnus Maximilian Freiherr von Braun (23 marzo 1912 – 16 giugno 1977) è stato un ingegnere e ricercatore tedesco naturalizzato statunitense, una delle figure principali nello sviluppo della missilistica nella Germania nazista prima e negli Stati Uniti, dove è ritenuto il capostipite del programma spaziale statunitense.
Von Braun è nato a Wirsitz, in Germania (ora Wyrzysk, in Polonia). Ha studiato fisica e ingegneria all'Università di Berlino, dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1934.
Durante la seconda guerra mondiale, von Braun ha lavorato per il programma missilistico nazista. Ha diretto lo sviluppo dei razzi V-2, che sono stati utilizzati per bombardare le città britanniche.
Dopo la guerra, von Braun e il suo team si sono trasferiti negli Stati Uniti. Hanno continuato a lavorare sui razzi per l'esercito degli Stati Uniti, e hanno contribuito a sviluppare il razzo Jupiter-C, che ha lanciato il primo satellite artificiale statunitense, l'Explorer 1, nel 1958.
Von Braun ha anche lavorato al programma Apollo, che ha portato l'uomo sulla Luna nel 1969. Ha diretto il Centro di volo spaziale Marshall della NASA, che era responsabile dello sviluppo del razzo Saturn V, che ha lanciato le missioni Apollo.
NASA, Explorer 3
La Stampa, 27 marzo 1958
La Stampa, 28 marzo 1958
National Air and Space Museum, Richard Porter Papers
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